Tir lumaca sulle autostrade

Tir lumaca sulle autostrade Tir lumaca sulle autostrade Code e ingorghi per protesta contro il governo IL CASO LA PROTESTA DEI BISONTI DELLA STRADA ROMA. Prove tecniche di malcontento: così le organizzazioni degli autotrasportatori hanno definito le manifestazioni di ieri, con i Tir in corteo «a passo di lumaca», che si sono svolte sulle autostrade del Nord Italia. La manifestazione di protesta era stata annunciata nei giorni scorsi da associazioni di settore, che giudicano tardivo e insufficiente l'intervento del governo sulle loro rivendicazioni ed in particolare sull'attuazione dei provvedimenti concordati in materia di ristrutturazione ed abbattimento dei costi per le imprese di autotrasporto di corse per conto terzi. Nella tarda mattinata dieci chilometri di fila si sono formati sull'autostrada Al, tra Prato Calenzano e Barberino del Mugello, verso Nord, per l'agitazione degli autotrasportatori aderenti alla Fita. I camionisti hanno percorso l'autostrada a clacson spiegati. La manifestazione è cominciata alle 10, con partenza da Firenze. Un corteo di Tir si è mosso a passo di lumaca in di- rezione dell'Autosole. Secondo le stime della polizia stradale, alla protesta hanno partecipano una novantina di mezzi pesanti. Altri ottanta mezzi pesanti, secondo la polizia stradale, si sono messi in marcia da Casalecchio di Reno (Bologna) in direzione Sud, a 10 km orari, per raggiungere Barberino del Mugello e ricongiungersi ai colleghi che provenivano dalla Toscana. In Lombardia, venti autotreni hanno percorso, incolonnati e a bassa velocità, la tangenziale Ovest di Milano nell'ambito della stessa manifestazione nazionale. La manifestazione non ha provocato disagi alla circola¬ zione stradale nella giornata prefestiva. Tutte ugualmente soddisfatte delle adesioni alla manifestazione le varie sigle si dividono però nel significato da attribuire alla stessa. «Una mobilitazione contro i continui rinvii del governo, che non propone alcuna soluzione organica di ristrutturazione del settore per consentirgli di affrontare ad armi pari la concorrenza europea», afferma la Confartigianato Trasporti. «Chiediamo interventi strutturali sul costo del lavoro e per la riduzione della pressione fiscale e del costo del gasolio» ha detto Luigi Nenci, segretario della Fita Toscana, precisando che la legge sulla ristrutturazione degli autotrasporti che prevede un finanziamento di 1800 miliardi è stata varata nel dicembre scorso, ma è ancora ferma alla commissione Trasporti. Un atto di accusa contro l'esecutivo che, «con le sue scelte errate», ha fatto precipitare la grave crisi dell'autotrasporto, sostiene la Fai. «Se oggi la legge di ristrutturazione è sospesa dalla Ue, se i provvedimenti sui costi sono oggetto di un ulteriore intervento da parte di Bruxelles - aggiunge l'associazione di categoria - non è colpa della normativa europea, ma dell'incapacità del governo italiano». Di diverso avviso l'Unatras, secondo la quale governo italiano e Ue si dividono la responsabilità: il primo deve quindi concretizzare in tempi rapidissimi i risultati della concertazione, mentre l'Europa non deve ritardare ulteriormente il processo italiano di ristrutturazione. La manifestazione di ieri, hanno sottolineato gli autotrasportatori, «è stata solo un primo segnale che speriamo il governo raccolga, altrimenti ce ne saranno di più lunghe». Se il governo non darà risposte concrete ai problemi della categoria, sarà difficile evitare una mobilitazione ben più severa, e non si esclude «il blocco ai valichi di frontiera». [r. cri.] I disagi maggiori sull'Ai: file di 10 chilometri tra Firenze e Bologna «Se non avremo risposte concrete bloccheremo i valichi di frontiera» Code sulla Al per la manifestazione degli autotrasportatori

Persone citate: Fita, Luigi Nenci