IN EUROPA SENZA RETE di Alfredo Recanatesi
IN EUROPA SENZA RETE IN EUROPA SENZA RETE Ctj E' una preoccupazione che aleggia su tutte le «considerazioni» che Fazio ha letto ieri mattina, ed è che con la moneta unica viene meno il ruolo che il cambio della lira ha svolto nel segnalare per tempo squilibri e tensioni e nel sollecitare i rimedi del caso. Un suo predecessore, Guido Carli, amava ripetere che il cambio è un voto quotidiano espresso dai mercati (quando liberi, s'intende) sull'operato del Governo e dell'intera classe dirigente di un Paese. Quando questo voto non raggiungeva la sufficienza, emergeva subito la necessità di intervenire per ridurre il disavanzo pubblico, per stringere i cordoni del credito, per limitare la facilità con la quale le imprese potevano trasferire sui prezzi incrementi dei costi che, per quieto vivere, inclinavano ad accettare. Una spia di allarme c'era, e sensibile ed efficiente. Con la moneta unica questa spia, ovviamente, non ci sarà più, ma questo non significa che non potranno prodursi squilibri e tensioni come si sono verificati in passato e che non potranno produrre, quando non affrontati e risolti con sollecitudine, i medesimi effetti. Alla perdita di questa spia di controllo sull'andamento dell'eco nomia e della finanza italiana Fa zio ha fatto un solo, breve riferi mento diretto, ma essa ha permeato l'intera logica delle sue considerazioni che, infatti, si sono fermate con particolare dettaglio sui temi della competitività sistemica del Paese, della instabilità dell'economia e soprattutto della finanza mondiale, e quindi sull'esigenza che ne deriva di irrobustire e con solidare le strutture produttive, di rafforzare gli intermediari bancari e finanziari, di rendere definitivi i miglioramenti della finanza pub blica che sono in gran parte con tingenti. Per contro, è stata più Alfredo Recanatesi CONTINUA A PAG. 8 PRIMA COLONNA
Persone citate: Guido Carli
Luoghi citati: Europa
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