Sul «capital gain» l'Abi chiede tempo

Sul «capital gain» l'Abi chiede tempo TASSE E RISPARMI Scatta a luglio, ma le banche sono in ritardo Sul «capital gain» l'Abi chiede tempo MILANO. La data è ben nota da tempo, ma ad un mese dall'avvio della nuova normativa per la tassazione dei capital gain, le banche continuano a sostenere la tesi che un «rinvio» sia opportuno. Il problema, sollevato da un documento Abi nel quale si dipingono le difficoltà per l'applicazione delle nuova normativa, è stato ieri di nuovo riproposto da alcuni banchieri, colti al volo all'uscita della riunione del consiglio dell'associazione. Una riunione in cui non si è affrontato il nodo della nuova presidenza Abi, che sarà oggetto di discussione all'esecutivo del prossimo 17 giugno, come ha confermato Francesco Cingano, presidente di Mediobanca e uno dei tre saggi incaricati dell'«esplorazione». «Ci sono difficoltà di applicazione della normativa specialmente sotto il profilo informatico», ha dichiarato il direttore generale del Monte dei Paschi di Siena, Divo Gronchi, aggiungendo: «Faremo di tutto per essere in grado di applicare le norme, anche se sarebbe auspicabile una proroga». Gli ha fatto eco Maurizio Sella, vicepresidente Abi e amministratore delegato del gruppo bancario di famiglia che ha spiegato: «Una proroga di tre mesi sarebbe ragionevole, te¬ nuto conto che la complessità della materia è tale che il ministro delle Finanze non ha ancora emanato i regolamenti». Più cauto il presidente della Popolare di Milano che si è limitato a osservare: «Tre mesi in più farebbero comodo». Il suggerimento, tuttavia, è già rimbalzato contro il muro di gomma di molte autorità. Respinge l'allarme il primo dei diretti interessati, il ministro delle Finanze Vincenzo Visco. «Per quanto riguarda l'avvio dal primo luglio del capital gain i problemi per gli operatori o non esistono o sono superabili» è la tesi del ministro che precisa: «I versamenti sono comunque previsti per settembre e, quindi, se anche la tassazione parte dal primo luglio non ci saranno problemi». Contro uno slittamento si sono già schierate sia la Banca d'Italia sia la Consob. Per molti motivi, non ultimo il fatto che il calendario fissa l'avvio dell'Euro per fine dicembre, con tutti i problemi tecnici connessi, e sarebbe quindi un rischio accavallare le due scadenze. Del resto da mesi il sistema bancario è al corrente che col primo luglio scatterà la nuova normativa. Ma evidentemente alcuni istituti, forse quelli di minori dimensioni, hanno sottovalutato il problema.

Persone citate: Divo Gronchi, Francesco Cingano, Maurizio Sella, Vincenzo Visco

Luoghi citati: Milano, Siena