«Proteste, ma senza violenze»

«Proteste, ma senza violenze» «Proteste, ma senza violenze» Scalfaro in municipio a Napoli incontra i disoccupati organizzati NAPOLI. Protestare è un diritto «sacrosanto», ma le manifestazioni per il lavoro non possono esssere segnate da «aggressioni, distruzioni e inciviltà». Il Capo dello Stato condanna le violenze di piazza, anche quelle compiute in nome del bisogno, e lo fa a Napoli, dopo aver incontrato un gruppo di disoccupati venuti a chiedere il suo aiuto. Per Scalfaro è necessario anche che coloro che reclamano un futuro .si liberino dai «professionisti» della protesta: il Presidente della Repubblica usa parole dure contro chi «specula sulla sofferenza delle peri -ne». La tensione che accende da giorni Napoli ha sfiorato ieri mattina la cerimonia alla stazione marittima per la presentazione del traghetto veloce della Tirrenia «Aries». Disoccupati appartenenti a liste diverse si sono radunati in piazza del Municipio, davanti a Palazzo San Giacomo, e hanno raggiunto poi il porto per un incontro, non previsto dal cerimoniale, con Scalfaro. Tra loro, anche alcuni protagonisti degli incidenti che hanno segnato le manifestazioni per l'occupazione e che sono stati poi nettamente stigmatizzati dal Capo dello Stato. Comprensione per la necessità che spinge i senza lavoro in piazza, impegno a sollecitare il governo affinché s'individuino al più presto soluzioni, ma nessuna indulgenza per le degenerazioni della protesta. «Il Presidente - ha raccontato un portavoce dei disoccupati ci ha garantito che cercherà di aiutarci ad avere un incontro con Prodi che lunedì viene a Napoli. Quando ci ha chiesto di non agitare le piazze, gli abbia¬ mo risposto che gli incidenti non dipendono dalla nostra volontà, ma dalla disperazione di chi è senza lavoro, una disperazione che non è sempre controllabile». Dopo il colloquio, il Capo dello Stato ha ricordato che lunedì il presidente del Consiglio - già domenica sera Prodi potrebbe incontrare a Napoli il sindaco Antonio Bassolino vedrà rappresentanti delle istituzioni, degli Enti locali e degli imprenditori. Un segnale, secondo Scalfaro, della volontà di procedere insieme «senza distinzioni politiche che su un tema come il lavoro non hanno ragion d'essere». Ed il Presidente della Repubblica ha sottolineato di aver chiesto ai disoccupati di «dare un aiuto a chi ha le varie responsabilità, compresa quella dell'ordine pubblico, riuscendo a separare il diritto sacrosanto di protesta dall'aggressione, dalla distruzione, dall'inciviltà, che non sono mai espressioni di diritto, né espressioni di valori umani». Scalfaro è convinto che c'è chi «specula sulle sofferenze delle persone», coloro che per «professione» organizzano «chi non trova lavoro». Per il Capo dello Stato, invece, «organizzare chi non trova lavoro è sacrificio, è dedizione». La presa di posizione di Scalfaro è piaciuta molto al sindaco Bassolino che lo ha ringraziato per il suo intervento. «Le parole del Capo dello Stato - ha detto - sono giustissime dalla prima all'ultima, sia sul tema del lavoro, sia sul tema dei disoccupati. Sul diritto sacrosanto alla protesta e su come la protesta deve svolgersi». Mariella Cirillo

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