«Troppe promesse tradite » di Gabriele Beccaria

«Troppe promesse tradite » «Troppe promesse tradite » L'Unione degli studenti: esclusi da tutte le decisioni che contano ROMA. «Questo testo è stato tradito dal governo, colpa della mancanza di coraggio del ministro Berlinguer», accusa Maurizio Zammataro, coordinatore dell'Uds, l'Unione degli studenti vicina alla Cgil. Possibile che non ci sia nulla che vi piaccia? «Sana una situazione drammatica e introducealcuni elementi positivi: primo tra tutti, il voto di condotta non influirà più sulla valutazione del percorso formativo. Ma resta il giudizio negativo». Ci spieghi i punti del vostro dissenso. «E' un provvedimento che fotografa il presente, in cui mancano tante nostre richieste di questi anni. Primo: non c'è il diritto di sciopero. Secondo: manca il diritto di referendum sulle grandi scelte d'indirizzo. Non ci si può limitare alla consultazione sulle vicende interne delle singole scuole, Terzo: è sbagliato delegare l'attuazione dello statuto ai regolamenti d'istituto. Ci aspettiamo le peggiori trovate da parte di presidi autoritari, come quelli che installano le telecamere. Quarto: c'è un limite fondamentale». Qual è questo limite? «Che si siano fusi in un unico testo i diritti, da una parte, e i doveri e la disciplina, dall'altra. Avevamo chiesto che restassero separati, in nome di una maggiore democrazia scolastica, anche perché questi doveri sono pleonastici: che cosa vuol dire che si è obbligati a frequentare? Se non si frequenta si sa - si viene bocciati». Per far funzionare la democrazia che cosa vorreste? «Tre cose. Che l'autonomia non sia quella dei presidi, ma della comunità scolastica. Che lo statuto sia rafforzato nei diritti. Che sia riconosciuta la pariteticita nei consigli di istituto: oggi gli studenti sono minoritari nei confronti dei prof». A CURA DI Gabriele Beccaria

Persone citate: Berlinguer, Maurizio Zammataro

Luoghi citati: Quarto, Roma