Il cuore e la pancia di Mimmo Candito

Il cuore e la pancia REPORTAGE Il cuore e la pancia QISLAMABAD UESTI pazzi hanno fermato l'orologio del tempo. Stavamo già contando i minuti che mancano al Duemila, il mondo pulito, la Cnn, la globalizzazione che tutto digerisce, la ricchezza facile dei ricchi, il vecchio diavolo che ormai ha solo la canicchia spelacchiata di Eltsin, e invece stop, macchine indietro, si torna alla paura, la morte bianca, il tic-tic-tic del contatore Geiger che ci dice un futuro da Mad Max, con le terre vuote e i mostri genetici. Il cyberpunk tascabile, insomma. Intanto qui fanno 41 gradi all'ombra, siamo nel buco più fondo e purulento di quel formicaio impazzito che è quest'Asia sovraffollata di povericristi, e la gente riempie le strade come nemmeno in una festa pallonara. Tutti felici, tutti contenti. «Paki-stàn Paki-stàn Pakistàn», con le dita in aria a fare il «V» della vittoria. L'orgoglio atomico si mangia quel poco di ragionevolezza che ancora sopravvive a questo residuo di secolo breve, e ora che anche il Pakistan ha fatto il suo test nucleare si scatena la follia della promozione sociale, il riscatto dei dannati della Terra. Mimmo Candito CONTINUA A PAG. 3 PRIMA COLONNA

Persone citate: Eltsin, Geiger

Luoghi citati: Asia, Pakistan