La cura Vìsco rende 1500 miliardi di Raffaello Masci

La cura Vìsco rende 1500 miliardi Entrate fiscali in crescita, grazie alla semplificazione e all'informatica La cura Vìsco rende 1500 miliardi Ciampi: «Deficit sotto controllo» ROMA. La macchina fiscale - semplificata e informatizzata - sta funzionando meglio, tant'è che nei primi quattro mesi di quest'anno sono stati incassati 1500 miliardi in più rispetto al previsto. La stessa macchina, pero, si porta dietro una «giungla di inefficienza armninistrativa» per cui il bilancio '97 presenta dei residui attivi di circa 163 mila miliardi, di cui 143 mila da entrate tributarie. Si tratta di fondi, cioè, che appaiono sulla carta ma che non corrispondono a cifre da incassare effettivamente, se non in una misura stimata in 20 mila miliardi. Questo ha detto ieri il ministro delle Finanze Vincenzo Visco parlando davanti alle commissioni Finanze e Bilancio della Camera. Dunque le entrate tributarie di cassa segnano uno «scostamento positivo» di circa 1500 miliardi nei primi quattro mesi del '98. In particolare Visco ha sottolineato come la performance dell'Iva sia stata positiva, avendo «superato le attese di circa 2 mila miliardi. Ciò potrebbe significare che c'è un recupero dell'evasione». Il buon andamento delle entrate contribuisce a rendere sereno lo stato d'animo del Tesoro dopo le indiscrezioni che vogliono il deficit 1998 in netto aumentò rispetto all'anno scorso. Ieri comunque il ministro Carlo Azeglio Ciampi ha affermato: «Riguardo ai conti pubblici siamo tranquilli, la spesa pensionistica è sotto controllo». Ciampi ha sottolineato inoltre come siano in calo le spese per gli interessi («erano 200 mila miliardi nel '96, 185 mila nel '97 e 160 mila quest'anno e scenderanno ancora») e per gli stipendi pubblici «perché il numero dei dipendenti sta diminuendo». «Non vedo quindi preoccupazioni particolari in questo campo - ha insistito - e anche il fatto che il disavanzo pubblico dei primi 5 mesi sia previsto superiore di 15 mila miliardi a quello dell'anno passato è dovuto alla modifica di alcuni pagamenti di tributi spostati alla seconda dev'armo. Fra giugno e agosto avremo ufi recupero e a fine estate aife/àvanzo-ijiarà uguale a quello dell'anno scorso». Per tornare a Visco e ai «residui attivi», il ministro ha detto che sul totale dei 163 mila miliardi quelli di nuova formazione nel '97 sono stimati dalla ragioneria generale dello Stato in 46.812 miliardi, ma quelli effettivi non dovrebbero superare i 20 mila miliardi. «La riduzione del contenzioso, conseguente all'accertamento con adesione - ha puntualizzato Visco - contribuirà ad abbattere ulteriormente lo stock dei residui attivi, già a partire dal '98». Per mettere ordine nella materia il gruppo di lavoro del ministero delle Finanze ha classificato 10 categorie di «inghippi» tutti riconducibili alla «giungla deU'amministrazione finanziaria». Visco ritiene che per ripulire i residui attivi sia necessario accelerare il raccordo tra informa¬ tizzazione degli uffici e procedure della Sogei (la società che gestisce i dati deU'amministrazione finanziaria). Un altro fattore di miglioramento - ha precisato - potrebbe essere il collegamento telematico tra i concessionari della riscossione e l'anagrafe tributaria. Inoltre, partiranno dal 1° giugno, in via sperimentale in due città (Roma e Bologna), nuove tecnologie per il pagamento rapido e senza file delle tasse. A Roma gli avvocati potranno versare le imposte di registro via Internet, mentre a Bologna tutti i cittadini potranno versare l'Irpef agli sportelli Bancomat. Altre novità saranno introdotte da una circolare, cui ieri Visco ha fatto riferimento alla Camera, secondo la qufle i contribuenti saranno sottoposti a valutazione secondo cinque categorie di «solvibilità» (la novità è stata subito ribattezzata «il contribuente a cinque stelle»). Gli ispettori delle Finanze dovranno infatti valutare la solvibilità dei contribuenti colti in fallo e dividere gli evasori in 5 categorie - un po' come succede per la qualità degli alberghi - a seconda della loro disponibilità effettiva a pagare l'importo contestato. Ulteriore coda polemica, infine, per Unico '98. Il ministro Visco ha detto di aver voluto verificare di persona i rilievi mossi dal garante della privacy: «Ho chiesto che mi si portasse una busta per vedere come era la cosa... Ebbene, era impossibile leggere dalla finestra ed era pressoché impossibile - ha detto Visco - o comunque molto difficile estrarre la busta dalla finestra e ricollocarla dentro. Comunque - ha ammesso non era impossibile del tutto ma suppongo che basterà modificare la finestra e il problema dovrebbe essere risolto». Invece non sarà così, perché gli ex ministri di Berlusconi, "Premonti e Pagliarini, raccolgono firme in Parlamento per spostare i termini di presentazione di Unico, per recepire le critiche di Rodotà. Raffaello Masci Il ministro delle Finanze Visco

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