«Diamo un ruolo alle first lady»

«Diamo un ruolo alle first lady» Donatella Dini: sostegno normativo «Diamo un ruolo alle first lady» FIRENZE. Istituzionalizzare, anche in Italia, la figura della «first lady»: è questa la proposta avanzata da Donatella Dini, moglie del ministro degli Esteri ed ex presidente del Consiglio Lamberto Dini, durante il corso di comunicazione politica organizzato a Firenze dal «Movimento Progetto Città». Parlando a una platea di giovani, la signora Dini ha detto di immaginare «per la first lady del futuro un ruolo consono alle nuove esigenze della società e della donna, che venga incontro anche alle richieste della società civile». «Per questo - ha aggiunto Donatella Dini - riterrei utile un sostegno informativo e formativo per la first lady. Con i cambiamenti istituzionali ipotizzati e con un Presidente eletto direttamente dal popolo, penso che il ruolo della consorte potrebbe essere rivalutato in modo naturale, anche se ciò non trovasse riscontro in nessuna legge o dispo- sizione specifica». E a sostegno della sua tesi Donatella Dini si è richiamata ad illustri esempi, passati e presenti, di consorti di capi di Stato e di governo, figure carismatiche capaci di ricoprire un ruolo importante anche dal punto di vista politico. In effetti, first ladies come Eleonor Roosevelt, Valentina Sforza, la signora De Gasperi, Lidia Gromiko, Evita Perón, Mamie Eisenhower, Jacqueline Kennedy, la signora de Gaulle, Vittoria Leone, Barbara Bush, Nancy Reagan, Danielle Mitterrand, Raissa Gorbaciova, Hillary Clinton, difficilmente saranno ricordate solo come "mogli" di...». [r. i.] La moglie del ministro Dini, Donatella

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