LA STRATEGIA DEL PREMIER

LA STRATEGIA DEL PREMIER ANALISI LA STRATEGIA DEL PREMIER AROMA L piano nobile di palazzo Chigi l'allarme rosso ha cominciato a risuonare di buona mattina: «Non è che con la scusa delle riforme, c'è qualcuno che punta alle elezioni anticipate?». Romano Prodi ha fatto un giro di telefonate, ha ascoltato le «teste d'uovo» di cui si fida, ma alla fine è stata l'analisi di Arturo Parisi, «il dottor Sottile» di palazzo Chigi, quella che ha persuaso di più il presidente del Consiglio. Parisi ha squadernato tutti gli scenari, tutti gli incastri possibili e alla fine ha tirato le somme: «Anche se D'Alema, per caso, puntasse ad elezioni anticipate, mancano le condizioni, logiche e politiche, per arrivarci, per chiudere anticipatamente la legislatura». Stavolta Romano Prodi non ha dubbi: se qualcuno avesse la tentazione di forzare la mano, non avrà l'appoggio del Professore. La tentazione delle elezioni anticipate - ogni tanto accarezzata e mai diventata piano operativo - si allontana dunque da palazzo Chigi, mentre sulle riforme in crisi, Prodi ha deciso di restare alla finestra: un ritocco alla Costituzione è essenziale, ma su questo terreno il governo resta neutrale. Una linea che ha trovato d'accordo Oscar Luigi Scalfaro, quando Prodi (come tutti i giovedì) è andato a trovarlo al Quirinale. E così, se ieri sera allo spirare di una giornata incerta, 10 scenario delle elezioni anticipate sembrava fugato, sono due le preoccupazioni che agitano l'entourage di Prodi: l'imminente voto sulla Nato e 11 movimentismo di Berlusconi. Spiega Enrico Letta, vicesegretario del ppi e capofila dell' area prodiana: «Berlusconi ha messo in fila una serie di mosse - adesione al ppe, rilancio del cancellierato, plauso alla Cei - che vanno tutte nella stessa direzione: collocarsi in un'area centrale, contigua a quella del ppi, con un obiettivo ambizioso ma pericoloso da far maturare fra qualche mese, quello di proporsi come forza di maggioranza». L'allarme dei prò di ani del ppi - e dunque anche del Professore - si spiega anche con il dinamismo sotto traccia, ma oramai palpabile, di due ambienti assai influenti: la Cisl di D'Antoni e gli amici di Ciriaco De Mita. Una settimana fa - racconta il tam tam di Montecitorio - Silvio Berlu-