Buscaroli accusa «Siciliano copia» di Mirella Serri
Buscaroli accusa «Siciliano copia» Altri veleni sullo «Strega» Buscaroli accusa «Siciliano copia» N ON ho intrapreso l'azione legale per vanità personale o suscettibilità asserita di autore defraudato. Ma per denunciare come tutti i dati nuovi che modificano e capovolgono la più tradizionale biografia di Mozart, utilizzati nel romanzo di Enzo Siciliano I bei momenti, sono stati presi dal mio libro uscito proprio un anno prima». Parole dure queste del critico musicale Piero Buscaroli nei confronti del tanto discusso libro edito dalla Mondadori e grande favorito alla corsa del Premio Strega di quest'anno. Parole che spiegano l'azione legale intrapresa da Buscaroli - autore de La morte di Mozart, pubblicato da Rizzoli nel 1996 e già all'ottava edizione - nei confronti di Enzo Siciliano. Secondo 10 studioso di musica classica, questa sua ricerca sarebbe stata saccheggiata dall'ex presidente della Rai. Buscaroli, scrittore di note biografie di Bach, Beethoven, Brahms, ha incaricato l'aw. Andrea Pennesi del Foro di Bologna di denunciare per plagio Siciliano al tribunale civile di Milano. E chiede un congruo risarcimento per danni e il sequestro del volume incriminato. Per Buscaroli, che ha iniziato come giornalista su 11 Borghese di Leo Longanesi, Siciliano avrebbe «triturato, sminuzzato, la sua vita di Mozart come uno spezzatino. E poi l'avrebbe distribuita nei Bei momenti». «Ne ha fatto un uso illecito - spiega l'esperto di musica - come se si trattasse di materiale di pubblico dominio. L'obiettivo della mia azione giudiziaria è di stabilire se Siciliano si è appropriato della parte più lunga e più faticosa del mio lavoro, i cui primi appunti risalgono al 1956». Il sessantaquattrenne musicologo bolognese è noto per le battaglie in carta bollata e per le sue provo- Enzo Siciliano cazioni. Tempo fa salì alla ribalta delle cronache per avere detto che «i gay andrebbero spediti in campo di concentramento». Lo studioso è cugino in secondo grado del sindaco di Venezia, Massimo Cacciari (di cui tiene una fotografia su uno scrittoio). Ma ha diverse idee politiche: nel 1994 si candidò alle elezioni europee perAn. Buscaroli si vanta, comunque, di aver sempre vinto le cause che ha intentato. E di aver guadagnato proprio con le querele di noti giornalisti 110 milioni: con essi ha acquistato un monoplano. Il critico, figlio di un ex direttore del quotidiano napoletano H Roma, sostiene anche di non temere un'eventuale controdenuncia di Siciliano. Assicura che nel suo appartamento pieno di gadget del Ventennio starebbe bene «un bronzetto del '500 pagato con i soldi dell'ex presidente della Rai». Il contenzioso è solo agli inizi: alla Mondadori, ricordano che Siciliano già alla fine del '96 aveva consegnato il dattiloscritto del suo romanzo e che nel febbraio del '97 aveva recensito sull'Espresso il libro del musicologo. Questa denuncia contribuisce a inquinare il clima non proprio sereno che da qualche tempo circonda la vita del Premio Strega. Infatti, da più parti, sono fioccati ripetuti appelli a Siciliano, vincitore «annunciato» di questa edizione, a ritirare la candidatura. Mentre si sono dimessi dal Comitato direttivo dello Strega Cesare Garboli, Rosetta Loy, Giancarlo Roscioni e Renzo Rosso, hanno annunciato l'abbandono del Premio o il non voto intellettuali come Federico Zeri, Lucio Vilhri, Andrea Zanzotto, Ottiero Ottiefi, Sebastiano Vassalli, Fernanda Pivano e Luigi Malerba. Mirella Serri Enzo Siciliano
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