Si spegne la tv digitale tedesca
Si spegne la tv digitale tedesca Per la Commissione europea si sarebbe creato un monopolio di fatto Si spegne la tv digitale tedesca L Ve boccia ilpiano Kirch BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Bruxelles spegne la Tv digitale tedesca. Dopo un estenuante braccio di ferro e una trattativa durata fino all'ultimo minuto disponibile la Commissione europea ha accettato ieri la proposta del Commissario alla Concorrenza Karel Van Miert ed ha bloccato la creazione di due società comuni - una di programmi e una di decodificatori tra il gruppo televisivo posseduto dal magnate bavarese Leo Kirch e la Clt-Ufa, la società controllata dal gruppo editoriale Bertelsmann. All'accordo avrebbe partecipato anche la Deutsche Telekom, l'ex operatore pubblico di telefonia tedesco, che già possiede una rete tv via cavo e che avrebbe curato la diffusione dei programmi. I tre gruppi avevano intenzione di creare una piattaforma comune per la tv digitale, utilizzando anche il magazzino di programmi posseduto da Premiere, la pay-tv di Bertelsmann che avrebbe dato il nome alla nuova società, e soprattutto il formidabile portafoglio di film ed eventi sportivi della Df 1, il canale digitale a pagamento di Leo Kirch. L'accordo era stato raggiunto lo scorso anno dopo un'intensa competizione tra le due società, che aveva portato anche Bertelsmann a denunciare Kirch all'Unione europea per abuso di posizione dominante. Ma alla fine la Commissione ha accettato la posizione di Van Miert, secondo il quale l'alleanza avrebbe creato un monopolio di fatto nel maggior mercato televisivo europeo su tre fronti - programmi, decodificatori e trasmissioni via cavo - impedendo ad altri concorrenti di entrare in competizione e creando anzi condizioni favorevoli per l'espansione dell'al¬ leanza tedesca all'estero. «Abbiamo fatto un tentativo finale di raggiungere una soluzione - ha spiegato ieri Van Miert - che sarebbe venuta incontro alle nostre preoccupazioni sulla concorrenza. Mi sono spinto fino al punto di fare una proposta che è stata accettata dal signor Kirch, ma totalmente rifiutata da Bertelsmann». E in effetti il «no» del gruppo editoriale tedesco è arrivato ieri mattina proprio mentre la Commissione era riunita per il suo consueto incontro settimanale. La proposta di Van Miert prevedeva che Kirsch accettasse di vendere il 25% dei suoi diritti cinematografici ad al- tri operatori televisivi, che venisse ceduto il 25% di BetaResearch, la società del gruppo Kirch che si occupa dei decodificatori necessari per ricevere il segnale digitale, e infine che la nuova joint venture concedesse di distribuire la nuova piattaforma anche ad altre società di tv via cavo a condizioni paragonabili a quelle offerte a Deutsche Telekom. E' stato proprio su quest'ultimo punto che Bertelsmann ha detto no, sia per il prezzo che considerava troppo basso, sia per la possibilità che Van Miert voleva offrire alle tv locali di acquistare solo alcuni canu". dell'offerta Premiere. Il rifiuto di Bertelsmann di accettare le condizioni poste da Bruxelles è visto come un segno di forza del gruppo editoriale. Ben più malleabile è stato Kirch, che dopo aver speso oltre mille miliardi per acquistare i diritti delle maggiori case cinematografiche di Hollywood e quelli dei più grandi eventi sportivi minaccia adesso di chiudere la sua Dfl. Così proprio ieri sera Kirch ha fatto sapere che è pronto a una nuova joint-venture, senza Bertelsmann, che sottoporrà al più presto a Bruxelles proprio sulla base del compromesso quasi raggiunto. Per quel che riguarda l'Italia, invece, dove è allo studio una piattaforma digitale tra Rai, Mediaset, Cecchi Gori, Telecom e Canal Plus, Van Miert ha detto ieri che la decisione sul caso tedesco non si ripercuoterà direttamente sulla nostra situazione, che resta ancora fluida. Il 4 marzo il governo italiano aveva ricevuto una richiesta di informazioni di Van Miert proprio sulla piattaforma digitale, ma i gruppi interessati sembrano adesso orientati a non adottare una piattaforma unica cosa che risulterebbe comunque assai difficile alla luce della posizione di Bruxelles, [f, man,] II socio Bertelsmann non accetta il verdetto Incognite per l'Italia Il commissario europeo per la concorrenza Karel Van Miert
Luoghi citati: Bertelsmann, Bruxelles, Hollywood, Italia
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