Cura Di Bella, un decreto per i poveri di D. Dan.

Cura Di Bella, un decreto per i poveri Allo studio le modifiche imposte dalla Consulta. L'Aian: «Coinvolti ottomila malati» Cura Di Bella, un decreto per i poveri Il ministero: pronti in pochi giorni ROMA. «Urgenza» è la parola d'ordine. Chi ha un tumore in corpo, e l'angoscia nell'anima, non può aspettare. Così, all'indomani della sentenza della Corte Costituzionale sul decreto Biadi, gli esperti del ministero della Sanità si sono subito messi al lavoro per dare l'ennesimo correttivo di rotta, nel tentativo di pilotare a un porto sicuro pazienti, medici, politici e magistrati, imbarcati sulla «nave» della terapia anticancro Di Bella. Si tratterà, ora, di decidere se correre ai ripari, se cioè adeguare il decreto sulla sperimentazione del metodo Di Bella, secondo le indicazioni della Consulta, con un nuovo decreto oppure con un disegno di legge. Ma, data la necessità di fare presto, è più probabile che si arriverà a un nuovo decreto. Un provvedimento che, in ogni caso, durerà soltanto pochi mesi, dal momento che la fine della sperimentazione si prevede per il prossimo settembre. Quello che è certo, si commentava ieri nei corridoi del ministero, è che non sarà facile far rientrare i pazienti «con difficoltà economiche» in situazioni già consolidate, come quella dell'esenzione. Per questo caso, dato che si prendono in esame farmaci che non hanno, o almeno non hanno ancora «ufficialmente», indicazioni oncologiche, si dovrà studiare un provvedimento «ad hoc». Una misura speciale per un caso tutto speciale. Nessuno o migliaia? E' quasi impossibile prevedere una stima certa su quanti saranno i malati che chiederanno di essere curati, gratuitamente, con la cura del professor Di Bella. Tuttavia l'Aian, l'associazione dei sostenitori della terapia del professore modenese, crede che saranno almeno sette, ottomila persone. «E' difficile dare una cifra precisa - ha ammesso la presidente dell'associazione, Patrizia Mizzon -, ma saranno certamente alcune migliaia». Ciò significherà, owiamen te, una costo per le casse dello Stato anche se la cura, e a pre vederlo è la stessa sentenza della Corte Costituzionale, sarà data gratuitamente fino al termine della sperimentazione, cioè per soli quattro mesi, fino a settembre. Le aziende farmaceutiche, da parte loro, assicurano: la produzione di somatostatina e octeotride aumenterà e a giù gno ci saranno farmaci disponibili per 12 mila pazienti, oltre i duemila e 600 sottoposti alla sperimentazione. Ma non di più. Nonostante la disponibilità dei farmaci sia più che raddop piata negli ultimi mesi, que stione riproposta dalla senten za della Corte Costituzionale, non è infatti possibile sapere se saranno sufficienti. A rendere noto l'aggiornamento dei dati sulla produzione è la Farmindustria. A maggio le aziende sono riu scite ad assicurare farmaci per circa 8 mila e 700 pazienti che non rientrano nella sperimentazione; a marzo l'industria riusciva a malapena a mettere sul mercato farmaci per 5 mila malati. «Uno sforzo notevole - spiega Ivan Cavicchi, direttore generale della Farmindustria -, visto che in pochi mesi la produzione è più che raddoppiata». Nei mesi scorsi, infatti, le aziende avevano avviato un confronto con il ministero per fare il punto sulla quantità di somatostatina e octreotide che portò anche alla definizione dei prezzi politici per le due specialità. «Con il passare del tempo - ha quindi aggiunto Cavicchi - la produzione aumenterà ancora di più, ma adesso è necessario che si riapra il confronto sui prezzi, il cui accordo ha valenza trimestrale». Sempre a proposito di farmaci, Anna Massone, presidente dell'associazione «Voglio vivere» fa sapere di poter regalare «ai pazienti meno abbienti sei milioni di farmaci messi a disposizione dalla Svizzera, grazie a un volontario dell'associazione». In un comunicato, inoltre, la Massone informa che continuano gli incontri tra medici per l'apprendimento della terapia antitumorale Di Bella «con ottimi risultati, in tutta Italia». [d. dan.]

Persone citate: Anna Massone, Cavicchi, Cura Di Bella, Di Bella, Ivan Cavicchi, Patrizia Mizzon

Luoghi citati: Italia, Roma, Svizzera