Pantani può fare il Titano

Pantani può fare il Titano Il Giro oggi chiama lo scalatore sulla salita finale di S. Marino Pantani può fare il Titano Cipollini come Merckx: 25a vittoria MACERATA DAL NOSTRO INVIATO Vi entusiasma il gioco degli accostamenti da Luna park? Allora esultate. Cipollini raggiunge Merckx a quota 25 vittorie sulle strade del Giro e per quest'anno s'accontenta. Girardengo (30), Guerra (31) e Binda (41) sono un po' troppi lontani per essere agguantati nelle prossime tappe. Riassumendosi la concorrenza all'appagato Magnusson che si astiene dal partecipare, e a Martinello abbonato ai secondi posti, Cipollini non può fare a meno d'essere primo a Macerata dove si esibisce in due numeri di arte varia. Prima canta «Vado al massimo», poi striglia la giuria nemica dei telefonini (a lui piace da matti comunicare in corsa) e dell'abbigliamento dei calciatori. «Il ciclismo dice - senza di me sarebbe un mortorio. Io sono l'allegria. Drin drin, pronto chi parla?, sono Mario che pedala. E multatemi pure: Ronaldo gongola, non vede l'ora di mettersi la mia maglia ai Mondiali». Una fuga di cinque che diventano tre. Baronti è l'ultimo a mollare: 150 chilometri di sfacchinata. Ultimi chilometri con caduta (Coppolillo in un fosso asciutto, mentre Fontanelli nei giorni scorsi era finito in un fosso pieno d'acqua): nessun ferito. Vani tentativi (Bettini, Faresin, il danese Larsen) di svignarsela. I fucilieri della Saeco sparano a vista. E siamo alla seconda prova anti Zùlle che, considerando il risultato della prima (Lago Laceno), potrebbe anche trasformare quell'«anti» in «prò». Non è un augurio, è un timore, benché lo svizzero dichiari: «Non conosco il luogo, solo sentito nominare. Pantani sì che lo conosce. Pantani è il favorito numero 1. Bartoli il numero 2. Il mio compito è vigilare. Specialmente nell'ultimo tratto spezza gambe. Pianura, rialzino, strappo, le gambe fanno crac. Attenzione». ■ Il duro comincia a sette chilometrida San Marino e finisce dove è téso-ìo' stìiséiòher niente recupero una botta secca alla quale si arriva dopo aver superato, dal 155° al '187° chilometro una zona da combattimento il cui terreno si ad¬ dice ai passisti di nerbo, dunque a Bartoli e alla Maglia rosa. Ma la rampa conclusiva è per Pantani. Gli restano questa tappa e la scalata di Piancavallo per sferrare l'attacco a Zùlle che domenica godrà d'una cronometro di quaranta chilometri. Pantani ha un ritardo di 1' 2"; intorno ai quattro minuti è il vantaggio che Zùlle intende prendersi a Trieste sul grimpeur. Ci saranno le grandi montagne, ma cancellare cinque minuti è impresa coppiana, a meno che lo svizzero non vada in bambola per autoconsuzione sulla Marmolada o sul Sella, a Montecampione o all'Alpe di Pampeago. Non potendo fondare la propria corsa su tale ipotetico avvenimento e sapendo che Zùlle avrà un'altra cronometro di trentaquattro chilometri a Mendrisio, penultima giornata, Pantani non può esimersi oggi dal battere il tamburo, siano robuste o gracili le sue speranze di collocarsi a Milano sul gradino alto del podio. Il grimpeur conosce a memoria il percorso, Il Monte Titano è casa sua, lo attendono infervoratissime tifoserie, il Giro che per necessità di cartellone ha rivolto graziose attenzioni all'illustre ospite eveltico negando al massimo scalatore in circolazione le vette desiderate, chiede a Pantani di inaugurare un fondamentale, difficilissimo duello. Lo inaugurerà? Risposta: «Faccenda da distacchi brevi e da rapportoni. Roba da Bartoli e da Zùlle. C'è un buon punto a due chilometri dal traguardo, fortissima pendenza, sul resto costruisci briciole». Fa sul serio o scherza? Gotti (l'4" da Zulle) ha sin qui molto osservato e studiato, atteggiamento che non pretende eccessivi sforzi muscolari. Il suo motore necessita, per offrire il meglio, di affaticanti viaggi in alta quota. San Marino non lo invita a nozze, ma qui se si aspettano gli inviti ci si ritrova con le toppe al fondoschiena. Ehi, Gotti, a che le servono i rinvii? Tonkov è convinto che è meglio coprirsi òggi e scoprirsi sulle Dolomiti: '«Cosa volete dà me? Andate da Pantani, chiedetelo a lui come passerà il pomeriggio». Gianni Ranieri Per Pantani occasione favorevole: può attaccare Zùlle prima della cronometro di domenica a Trieste, ma il romagnolo non è sicuro di staccare lo svizzero

Luoghi citati: Macerata, Milano, Piancavallo, San Marino, Trieste