«Cargo City» al decollo

«Cargo City» al decollo L'obiettivo è fornire servizi efficienti a basso costo «Cargo City» al decollo Al centro di tutto c'è Malpensa Domenica 17 maggio la Varig ha effettuato il suo primo volo interamente merci tra il nuovo terminal Malpensa e il Brasile. Un DC10 della società sudamericana collega con cadenza settimanale il Nord Italia con la zona del Paranà, attualmente in fase di forte espansione dal punto di vista del traffico merci, San Paolo e Belo Horizonte. Oltre a Varig anche altre compagnie aeree stanno valutando di far diventare Cargo City punto di appoggio per i loro «freighter». E' il riconoscimento ufficiale che, al di là di tante polemiche, Malpensa 2000 può di fatto e a pieno titolo cominciare a presentarsi come l'«hub» di riferimento per il Sud Europa. Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, ha presentato il plastico di Cargo City nel corso dell'edizione biennale dell'International Air Cargo Forum and Exposition tenutasi a Parigi all'inizio di questo mese, ed i commenti raccolti tra vettori ed operatori del settore pare siano stati decisamente positivi. La grande concentrazione di traffico nell'area milanese è un dato di fatto, se Cargo City riuscirà a dare servizi efficienti e a basso costo, assorbendo parte delle merci che via gomma raggiungono attualmente gli hub del Nord Europa, non potrà che migliorare la situazione in un «nodo» ormai vicino alla congestione e alla saturazione. Infatti il 75% del traffico merci generato nel Nord Italia, circa un milione di tonnellate, percorre oggi dai 300 ai mille chilometri su strada per arrivare agli aeroporti europei (Zurigo, Parigi, Amsterdam, Francoforte, Lussemburgo), da dove in seguito raggiungerà la sua destinazione finale. Questi «allungamenti» di percorso incidono sui costi, sull'impatto ambientale, e sprecano una risorsa che sta diventando sempre più preziosa a causa del sempre più breve ciclo di vita di un prodotto: il tempo. L'aeroporto di Francoforte in modo particolare ha puntato molto sul trasporto merci e continua per questo motivo a rafforzare le proprie infrastrutture. «Francoforte è il più grande aeroporto d'Italia», cita scherzosamente Giovanni Leonida che, oltre alla carica di Presidente di Assologistica (associazione che comprende le imprese di logistica, i magazzini generali ed i terminal operator portuali, interportuali e aeroportuali), ricopre anche quella di Amministratore Delegato di Malpensa Logistica Europa, società appositamente costituita per realizzare questo progetto da Sea Aeroporti di Milano, Sinport e Tecnologistica. Cargo City è un progetto pensato per dare la possibilità a Malpensa di riprendersi una fetta di un mercato che «geograficamente» le appartiene. Con un'area di un milione di metri quadrati di superficie, nella quale si affiancheranno strutture per l'«handling» aereo, spedizionieri, corrieri nazionali ed internazionali, raccordo ferroviario e spazi per la logistica a valore aggiunto, Cargo City ha le carte in regola per presentarsi come la prima piattaforma logistica multimodale italiana, aperta ad una pluralità di operatori specializzati, in grado di fornire servizi completi alle merci sia in import che in export, e capace di competere con le principali concorrenti europee. Le conseguenze non potranno che essere positive: un alleggerimento del traffico su ruote, una maggiore concorrenza tra aeroporti, riduzione dei costi, ed un network aeroportuale più esteso che permetterà maggior flessibilità nella scelta del percorso ed una maggior sicurezza in caso di interruzioni o black out di uno o più nodi. Ma il mercato del trasporto merci è comunque ampio, in crescita e lontano dall'essere saturo. Si prevede che nell'anno 2000 il trasporto merci per il Nord Italia raggiungerà il milione e novecentomila tonnellate. Malpensa pensa di poterne gestire, con l'aeroporto a pieno ritmo, un milione. Resta quindi ancora spazio per lo sviluppo e per la cooperazione tra aeroporti. Una maggiore interazione e cooperazione tra aeroporti potrebbe da subito portare benefici: ad esempio, una maggiore flessibilità ed una migliore saturazione degli aerei. «Si potrebbe pensare» suggerisce Leonida «addirittura ad una specializzazione merceologica per aeroporto». Se Bologna e Verona sono facili candidate e nutrono ambizioni per quanto riguarda il trasporto dei prodotti freschi, per Torino è più facile vedere una specializzazione nell'industria. «Genova ha forti potenziali», aggiunge Leonida «anche per la vicinanza di un porto efficiente e competitivo, che non sfrutta appieno». Non vengono valorizzate le sinergie tra aeroporto e porto, non sono state create, né tantomeno previste, aree e infrastrutture per la logistica. «Eppure il potenziale in termini economici, ma anche di creazione di nuovi posti di lavoro, è alto. Le faccio un esempio. Se per ogni 1000 container in transito si creano 4 posti di lavoro, per lo stesso numero di container che prevedano una parte di lavorazione, i posti diventano 50. Genova, e con lei in generale i capitali italiani, non intravedono probabilmente le possibilità di questo settore». Un altro esempio? Investire in strutture logistiche più forti ed organizzate, capaci di creare valore aggiunto, potrebbe trasformare l'Italia in testa di ponte per quelle multinazionali che ormai vedono Europa e bacino del Mediterraneo come un'unica area commerciale. Ma se il capitale italiano si lascia sfuggire le potenzialità legate alla logistica, queste sono state sicuramente colte da Tecnologistica, leader in Italia in questo settore. Nata nel 1992 da un'alleanza tra Schroders e Gemina, Tecnologistica si prepara oggi ad essere quotata in Borsa nei prossimi due o tre anni, e può dire di aver giustamente vinto la scommessa di diventare una grande azienda di successo dall'aggregazione di piccole aziende. Trenta società, in prevalenza italiane, duemila addetti, un fatturato consolidato di 700 miliardi di lire per il 1997. Specializzata in quel ramo della logistica che prevede la gestione di magazzino e la distribuzione, vanta tra i suoi clienti Continental, Philips, Delchi, Rizzoli, Calvin Klein. Ma ha già pronta la sfida per il nuovo millennio: il potenziamento del mercato logistico per le piccole e medie imprese.

Persone citate: Calvin Klein, Cargo City, Giovanni Leonida, Philips