Venti morti albanesi nel Kosovo
Venti morti albanesi nel Kosovo Attacco serbo Venti morti albanesi nel Kosovo BELGRADO. Almeno venti albanesi kosovari uccisi e altri sette feriti costituiscono il bilancio di sangue dei combattimenti delle ultime 24 ore nel Kosovo orientale, dove il Centro Informazioni del Kosovo (Cik, gestito dai filo-indipendentisti albanesi) denuncia una serie di attacchi delle forze militari serbe nella zona di Decani, nella regione orientale della provincia, a ridosso della frontiera con l'Albania. Secondo alcune testimonianze, riprese dal Cik, l'esercito jugoslavo avrebbe ucciso 30 civili albanesi residenti nella zona, ma la notizia non è circostanziata. Nessuna informazione sui combattimenti odierni viene fornita da fonti serbe, le quali parlano invece di un attacco albanese respinto lunedì sera da un reparto militare federale nelle vicinanze di Kjakovica, a Est della frontiera albanese. Lo stesso Cik riferisce che le forze serbe avrebbero bombardato con l'artiglieria, oltre al centro storico di Decane, anche i villaggi circostanti. Colpita in particolare, per lunghe ore, la località di Ljubenic. Un abitante, Mehmet Goga, ha raccontato che la polizia ha fatto irruzione in casa e ha trascinato fuori i suoi tre figli e un nipote; quindi avrebbe sparato ai giovani, uccidendone uno. Da lunedì nella zona sarebbero cadute non meno di duecento granate. Circa settemila persone sarebbero fuggite dal circondario, andando così a ingrossare le file degli sfollati. Kris Janowski, portavoce a Ginevra dell'Acnur (l'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati) ha reso noto che ammontano a 34 mila i civili kosovari costretti a lasciare le loro aree d'origine. Janowski ha aggiunto che si registrano crescenti difficoltà per la somministrazione di aiuti umanitari nelle aree rurali albanesi; alcune strade sono considerate troppo pericolose. Il leader del partito indipendentista, Ibrahim Rugova, ha lasciato il Kosovo per gli Stati Uniti dove avrà colloqui con funzionari dell'amministrazione di Bill Clinton. fAgi-Ap-Efe]
Persone citate: Bill Clinton, Ibrahim Rugova, Janowski, Kris Janowski, Mehmet Goga
Luoghi citati: Acnur, Albania, Belgrado, Ginevra, Kosovo, Stati Uniti
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- L'assistenza sanitaria Ú ora uguale per tutti
- Mani pulite non va al governo
- La sindrome di Giuda
- In ricordo di Angeli
- Mentre attende in una cella del carcere di essere sottoposto alla perizia psichiatrica
- La controversia dei dirigenti dc
- La mafia a Torino
- Il pci esclude altri «appoggi»: al governo o all'opposizione
- Severe richieste del pm per i ricatti nel Cuneese
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- L'assistenza sanitaria Ú ora uguale per tutti
- Mani pulite non va al governo
- La sindrome di Giuda
- In ricordo di Angeli
- Mentre attende in una cella del carcere di essere sottoposto alla perizia psichiatrica
- La controversia dei dirigenti dc
- La mafia a Torino
- Il pci esclude altri «appoggi»: al governo o all'opposizione
- Severe richieste del pm per i ricatti nel Cuneese
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- L'assistenza sanitaria Ú ora uguale per tutti
- Mani pulite non va al governo
- La sindrome di Giuda
- In ricordo di Angeli
- Mentre attende in una cella del carcere di essere sottoposto alla perizia psichiatrica
- La controversia dei dirigenti dc
- La mafia a Torino
- Il pci esclude altri «appoggi»: al governo o all'opposizione
- Severe richieste del pm per i ricatti nel Cuneese
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy