IL GIUDICE ENTRA IN FARMACIA di Lorenzo Mondo

IL GIUDICE ENTRA IN FARMACIA PRIMA PAGINA IL GIUDICE ENTRA IN FARMACIA mori, lo stadio avanzato della malattia, il tempo in cui dura la sospensione del giudizio sulla cura. La magistratura, nella persona del dottor Guariniello, procuratore aggiunto presso la pretura di Torino, si è attivata a proposito di un'altra branca della medicina che sta suscitando un'attesa perfin spasmodica. Non si tratta questa volta di cancro, ma di impotenza sessuale. Un nuovo farmaco sperimentato Oltreoceano, il Viagra, promette di sconfiggerla in molti casi, con estensione alla Terza Età. Non è una promessa di poco conto, non merita le ironie e spiritosaggini di chi si trova ben provveduto dalla natura e dalla giovane età o si è rassegnato precocemente all'astinenza. Ma questa volta la legge è chiamata a tutelare non l'eguaglianza dei cittadini ma i rischi di una terapia. Guariniello è un paladino, chi dice un ammazzasette, nella difesa della salute e dell'ambiente, considerati nella loro interdipendenza. Memorabili sono le sue battaglie sul fumo, il benzene, l'amianto, l'alimentazione adulterata... Poiché si ha notizia che la pillola della virilità provocherebbe seri, e perfino letali, effetti collaterali, ha chiesto una documentazione esauriente sul farmaco e ha sguinzagliato i Nas in tutta Italia. Si vogliono individuare i canali di approvvigionamento clandestino (il Viagra non è ancora registrato nel nostro Paese) al quale deve ricorrere chi non può rifornirsi in Svizzera o a San Marino. Non si può dire che la magistratura, impicciandosi di cancro e impotenza, si presti avventurosamente a un tiro al bersaglio, pecchi di presenzialismo. E' giusto che senza indulgere alle piccole vanità, senza saltare sul cavallo rampante, ci si preoccupi di verificare l'efficacia, l'estensibilità e l'equanimità di una cura, contro le attese miracolistiche o il cinico sfruttamento dei malati. Viviamo in un mondo difficile, complesso, dove non mancano per fortuna segnali di speranza, di vita migliore. Tutti hanno diritto, fin dove umanamente possibile, a star bene, a conquistarsi una porzione di felicità. Lorenzo Mondo

Persone citate: Guariniello

Luoghi citati: Italia, San Marino, Svizzera, Torino