Lite sulla riforma dell'elezione del Csm

Lite sulla riforma dell'elezione del Csm AL SENATO Lite sulla riforma dell'elezione del Csm ROMA. La riforma dei meccanismi elettorali del Csm divide ancora una volta le forze politiche. Ieri forte polemica tra Polo e Ulivo nella commissione Giustizia di Palazzo Madama. Marcello Pera (Fi), primo firmatario del ddl, aveva proposto urne separate per pm e giudici, in modo che anche nell'organismo di autogoverno della magistratura si sapesse «chi rappresenta chi». Di fronte al no dei Ds, Pera ha proposto di accantonare la questione delle urne separate, nel tentativo di far comunque approvare una legge per la «spoliticizzazione» delle elezioni del Csm, tesi finora ampiamente condivisa da tutti i gruppi parlamentari. Su questa pro¬ posta si è verificata, però, una vera e propria spaccatura che ha visto il ppi a favore di Pera e il resto dell'Ulivo contro. In assenza di un chiarimento sulle riforme istituzionali, l'Ulivo non ha accolto la «mediazione» di Pera. Tutto è stato così rinviato a una nuova riunione. «La nostra dispombilità a rivedere la legge elettorale per il Csm è e rimane indissolubilmente legata alla riformulazione delle norme approvate, con il nostro voto contrario, dalla commissione Bicamerale in sede di riforma costituzionale dell'organo di autogoverno della magistratura», ribadisce intanto il presidente dei senatori Ds, Cesare Salvi. [Ansa]

Persone citate: Cesare Salvi, Marcello Pera, Pera

Luoghi citati: Roma