« Un'estradizione laboriosa » di Gian Antonio Orighi

« Un'estradizione laboriosa » « Un'estradizione laboriosa » II console italiano: necessari 4-6 mesi MADRID NOSTRO SERVIZIO «Secondo la mia esperienza, nella migliore delle ipotesi Pasquale Cuntrera sarà estradato in Italia solo tra alcuni mesi. Non tra pochi giorni. E poi la legge spagnola stabilisce che qualsiasi estradizione deve passare obbligatoriamente per 1" Audiencia Nacional" di Madrid, l'unico tribunale competente in materia». Così esordisce il console generale d'Italia, Maurizio Fratini, quando gli chiediamo di spiegarci quanto tempo ci vorrà per riportare in Italia Cuntrera, arrestato a Malaga. «Il passo fondamentale per le estradizioni consiste nella richiesta documentata da parte della nostra autorità giudiziaria competente continua Fratini -. Questa richiesta dev'essere trasmessa per via diplo- matica. Nel caso specifico tramite la nostra ambasciata di Madrid. L'ambasciata, a sua volta, trasmette la richiesta, via ministero degli Esteri spagnolo, all'autorità giudiziaria competente. Questa è la prima fase». «In Spagna la procedura, come dicevo, è di competenza delT'Audiencia Nacional" di Madrid, il tribunale che si occupa di terrorismo, narcotraffico, reati valutari e truffe di massa e, appunto, di estradizioni - continua il diplomatico -. Esami- na gli atti e poi formula un parere motivato e lo inoltra, con la pratica, al Consiglio dei ministri. E' quindi il governo che delibera, in ultima istanza, sull'estradizione». «Tutto questo procedimento richiede un certo tempo. E' ovvio che se la "Audiencia Nacional" dà parere favorevole, il Consiglio dei ministri dà la sua autorizzazione - precisa Fratini -. Comunque, 1' "Audiencia Nacional" prima riceve un'ordinanza del giudice della località dove l'estradando viene arre¬ stato. Poi emette una nuova ordinanza in cui tramuta il fermo in arresto provvisorio in attesa di estradizione e ordina la detenzione in un carcere di massima sicurezza dell'area metropolitana di Madrid». Il procedimento è, insomma, complesso. La richiesta arriva alla sezione centrale dell'«Audiencia Nacional». Qui viene affidata al giudice e questi deve esaminare tutti gli atti che sono stati trasmessi dall'autorità giudiziaria italiana e, se ritiene che vi siano fondati motivi per concedere l'estradizione, fa una proposta motivata in questo senso al Consiglio dei ministri - conclude il nostro console generale -. Anche se Cuntrera accettasse l'estradizione in Italia e il suo avvocato non presentasse ricorso, i tempi sono lunghi. Di solito per un'estradizione ci vogliono quattro-sei mesi. Forse si potrebbe applicare la procedura abbreviata prevista dal Patto di Schengen, finora mai utilizzata tra Spagna e Italia». «Schengen o no, qui chi decide è un giudice dell' "Audiencia Nacional" - conferma José Mara Seara, portavoce ufficiale della direzione della "policia nacional" di Madrid . E' impossibile che l'estradizione si risolva, come ha detto qualcuno, in due-tre giorni, anche se Cuntrera è consenziente. Per essere più preciso, sull'ordine d'arresto internazionale numero 295/98 spiccato 1*115-98 dal giudice di Palermo Rosario Luzio, le dirò che, per esempio, prima dobbiamo verificare se Cuntrera ha commesso delitti a Fuengirola. Poi lo trasferiremo a Madrid. In Italia arriverà tra alcuni mesi». E, intanto, nonostante le richieste di estradizione siano già state presentate dalla nostra magistratura, nelle carceri di Madrid sono detenuti altri quattro elementi di spicco della 'ndrangheta e della camorra: Nunzio Di Falco, Francesco Piacenti, Domenico Paviglianiti e Giovanni Puntorieri. Gian Antonio Orighi Nelle carceri spagnole sono in attesa altri 4 boss di camorra e di 'ndrangheta A decidere sull'estradizione di Cuntrera sarano i giudici dell'«Audiencia Nacional»