E TEHERAN CONFESSO' L'ATOMICA

E TEHERAN CONFESSO' L'ATOMICA E TEHERAN CONFESSO' L'ATOMICA ANICOSIA D appena una settimana dalle cinque esplosioni nucleari indiane che hanno messo in allarme il mondo interno, dall'Asia arriva una nuova, inquietante rivelazione. Il presidente iraniano Muhammad Khatami ha infatti sottoposto una richiesta urgente alla «guida spirituale delle rivoluzione islamica», l'ayatollah Ali Khamenei, perché disponga le immediate dimissioni di Rahim Safavi, capo dei Guardiani della rivoluzione, colpevole di aver rivelato dei segreti di Stato. Khatami, il moderato che esattamente un anno fa trionfò nelle elezioni presidenziali, si è rivolto a Khamenei il 14 maggio, dopo che Safavi, secondo quanto riferito dalla stampa turca, aveva confermato che l'Iran intende ottenere armi nucleari, e che ha tutto il diritto di farlo. A seguito della denuncia di Khatami, Safavi è stato convocato da Khamenei per chiarire i fatti, ed è stato severamente redarguito per aver rilasciato dichiarazioni di tale gravità. Il presidente Khatami aveva attaccato Safavi per aver rivelato segreti di Stato «sensibili», contravvenendo alla politica iraniana di riservatezza sull'argomento. Le autorità di Teheran hanno inoltre intrapreso passi paralleli per contenere i danni causati da Safavi, cercando di evitare la diffusione delle sue dichiarazioni. In un'intervista pubblicata dal quotidiano turco «Milliyet» il 13 maggio, Safavi aveva detto che l'Iran ha l'intenzione e il diritto di ottenere armi atomiche. Appena un giorno prima che l'intervista a Safavi venisse pubblicata, il ministro dell'Energia russo, Evghenij Adamov, aveva rivelato in un'intervista a un'emittente radiofonica russa che l'Iran intende sviluppare armi nucleari. La trasmissione aveva provocato imbarazzo e irritazione in Iran, soprattutto perché coincideva con la visita in Russia del presidente dell'Organizzazione iraniana per l'energia atomica, Gholam Aghazadeh. Mosca da parte sua aveva presentato le scuse ad Aghazadeh per le dichiarazioni di Adamov, e ne aveva ufficialmente smentito i contenuti. La dichiarazione di Safavi è significativa perché rappresenta la prima ammissione del fatto che l'Iran sta cercando di sviluppare armi atomiche. Tuttavia, Mosca e Teheran hanno raggiunto un reciproco accordo per minimizzare la pubblicizzazione delle sue dichiarazioni, in modo da evitare di attirare l'attenzione internazionale sull'argomento. Alan Powell