Asti, in testa l'eurodeputato azzurro di Franco Cavagnino

Asti, in testa l'eurodeputato azzurro Asti, in testa l'eurodeputato azzurro Luigi Florio al ballottaggio conFassone (ds) Ma per due volte la sinistra riuscì a rimontare ASTI. Un europarlamentare di Forza Italia, l'avvocato Luigi Florio, 45 anni, e un architetto dei democratici di sinistra, Antonio Passone, 49, si giocheranno la poltrona di sindaco al ballottaggio del 7 giugno. Il candidato del centro destra dovrà gestire un vantaggio sulla carta tranquillizzante (45 per cento contro il 36 dell'avversario), ma sa bene che alle comunali del '94 e alle provinciali dell'anno successivo il Polo venne rimontato dal centro sinistra, in entrambe le occasioni. Florio teme che, oggi come allora, una bassa affluenza allo «spareggio» della prima domenica di giugno possa penalizzare la sua coalizione. Anche se, rispetto ai predecessori, la dote di voti è superiore. Per questo il suo primo appello è rivolto ai concittadini affinché non disertino le urne al ballottaggio. Florio, il cui mandato di europarlamentare scadrà nel 1999, è molto vicino all'ex ministro Raffaele Costa: Forza Italia lo ha indicato come avversario di Fassone, dopo mesi consumati in estenuanti trattative per mettere d'accordo le varie anime del partito berlusconiano. Per ora la scelta si è rivelata azzeccata. Forza Italia ha tenuto le posizioni del '94 (28%), Alleanza nazionale si è attestata all'I 1% e in Luigi Florio (P o) qualità di seconda forza dello schieramento reclama la poltrona di vicesindaco a spese di cdu e ccd. Fassone che si presenta per l'Ulivo e Rifondazione ha dovuto invece incassare il calo di Rifondazione comunista (dall'I 1,3% all'8%) che aveva, ad Asti, una sua roccaforte e il modesto apporto dei Verdi (3%) che quattro anni fa avevano espresso il sindaco Bianchino, non più ripresentatosi. Ds e popolari hanno rispettivamente ottenuto il 16% e il 7%. Complessivamente la «macchina» del centrosinistra ha arrancato. Sullo sfondo di questa contesa a due, la Lega Nord, ancora una volta, può diventare l'ago della bilancia. Domenica ha messo in cassaforte un 14%, leggermente inferiore al '94, che fa gola ai due poh. Il segretario provinciale del «Carroccio» Fogliato smentisce ogni apparentamento col Polo e con l'Ulivo, lasciando i suoi «liberi di votare e di non votare». Florio sottolinea che la volontà dei due terzi degli elettori è stata di «cambiare l'amministrazione di sinistra» e Fassone spera di recuperare voti tra quei 15 mila (25%) che domenica hanno disertato le urne. Franco Cavagnino Luigi Florio (Polo)

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