Le urne premiano gli eredi della dc

Le urne premiano gli eredi della dc Mondazione e An ridimensionate dal voto amministrativo. Marini già presenta il conto a Bertinotti Le urne premiano gli eredi della dc / centristi dei due schieramenti arrivano al 25 per cento ROMA. Sei presidenti di Provincia al Polo e tre all'Ulivo (altri tre in ballottaggio). Quattro sindaci di città capoluogo al Polo e tre all'Ulivo (16 al ballottaggio). E poi, ripresa del centro-destra in Sardegna e Sicilia (qui con l'aiuto determinante dei cossighiani). A Palermo, tra l'altro, è stato eletto bidente della provincia Fi?" .esco Musotto, l'esponente di Forza Italia già arrestato per connivenze con la mafia e poi scagionato. 1 quasi dieci milioni di elettori di questa tornata amministrativa parziale (si voterà ancora per tutto giugno) mostrano che il Polo non è agonizzante, come sembrava e che l'Ulivo non gode (specie al Sud) della ottima salute che Prodi gli attribuiva. Non solo. Dove il sistema elettorale proporzionale lo ha permesso (a)le provinciali), fatto il conto dei voti si scopre che percentualmente perdono tutti i partiti maggiori rispetto alle precedenti elezioni politiche del 1996 tranne i centristi. Guadagnano tutte le liste formate da eredi della defunta de. Con i popolari in testa, che superano il 10 per cento (più 4,6 rispetto alle politiche), seguiti dal edu, ecd e i vari pezzi sparsi del centrismo sino a dare una somma di circa il 25 per cento. In due città i centristi hanno anche «osato» la prova di forza contro ì grandi poli. Ad Isernia la candidata di una Usta formata da edu-cdr-dc e indipendenti ha messo fuori gioco il candidato del Polo e sfida ora quello quell'Ulivo per il Comune. Ad Oristano esperimento simile: il candidato a sindaco di Ri-cdu-partito sardo d'azione-cdr-socialisti democratici e centro liberal democratico ha superato il candidato del Polo e AAVIli se la vedrà al ballottaggio con l'Ulivo più Rifondazione. A questa de virtuale si affiancano i socialisti democratici italiani che, dopo la faticosa unificazione, sono arrivati al 4 per cento e riappaiono anche i repubblicani. Insomma, ad un primo sguardo, il sistema bipolare fondato su alleanze di partiti funziona. Ma l'elettorato preir. ' appena può, i partiti di centro a scapito delle ali estreme (Rifondazione comunista e Alleanza nazionale). Con la doverosa precisazione che si sta pur sempre parlando di elezioni amministrative, terreno privilegiato di raccolta per i partiti centristi. C'è già aria di resa dei conti all'interno dei due poli, pur con la cautela che impone l'attesa per il turno di ballottaggio che si terrà tra due domeniche. Ma con una paura in meno. Se qualcuno, tra gli ulivisti prodiani, meditava di arrivare ad elezioni anticipate ad ottobre per portare all'incasso l'ingresso dell'Italia nell'Euro, ora dovrà ripensarci, come rilevano con sollievo tutti gli esponenti del Polo. Anzi, potrebbe ora essere il Polo ad essere tentato, come fa maliziosamente capire Pierferdinando Casini. I risultati di ieri non rafforzano affatto Prodi. Anzi... Il democratici di sinistra sono delusi e spazientiti e, come anticipava Massimo D'Alema ieri sera, metteranno subito all'ordine del giorno «la discussione dei problemi del Mezzogiorno e dell'occupazione». Ci a) sarà una riunione oggi per dare «un impulso». E chissà che non si riparli dell'opportunità di cambiare alcuni ministri. Tenendosi sulle generali, D'Alema ha definito «in equilibrio» e bipolare il voto di ieri. E questa volta il presidente del Consiglio non potrà più giocare di sponda con Fausto Bertinotti, perché il segretario di Rifondazione comunista ha da badare ai suoi problemi visto che porta a casa un deludente risultato, che lui definisce «incoraggiante» ma che la minoranza definisce «la più grave flessione» mai avuta. Forte del successo del suo partito, Franco Marini già presenta il conto a Bertinotti avvisandolo che «non va bene il sostegno al governo a corrente alternata». All'opposizione, Silvio Berlusconi si sente rincuorato non tanto dai dati elettorali (Forza Italia perde quasi il 14 per cento alle provinciali rispetto alle politiche, secondo i calcoli del ppi), quanto per il fatto che Fini non è stato assolutamente premiato («ottimo risultato per il Polo», ha detto). L'alleato resta fermo in seconda fila e Forza Italia «è l'unica vera alternativa alla sinistra». Con la possibilità di giocare anche la carta dell'alleanza col centro e la Lega, come continua proporre Frattini. La ritrovata fiducia di Berlusconi finirà col pesare sulle spalle di Massimo D'Alema, al quale Forza Italia fa rilevare che la minaccia delle elezioni anticipate si è rivelata «una pistola ad acqua» e l'asse con Fini sulle riforme è inesistente. Quindi, deve trattare con Forza Italia per le riforme, altrimenti non se ne fa nulla. Già oggi il Polo discuterà il da farsi. Alberto Rapisarda D'Alema convoca un vertice per rilanciare i problemi-chiave Sud e occupazione Avvicendamenti nei ministeri? COMUNALI POLO-ULIVO 4-3 AL BALLOTTAGGIO Asti HO orlo Ruggterì-cerJfKisinìstra: Rovifj» (Fobìe Borcttella-centrosinistra) Pistola (Lido Scarpetii-centrosinistro) iWamPf- (Antonio Cicchetti-centrodestro) {$. 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