Giakarta apre il gulag di Suharto
Giakarta apre il gulag di Suharto INDONESIA Segni di svolta, promesse anche elezioni politiche entro un anno Giakarta apre il gulag di Suharto 77 nuovo presidente libera i prigionieri politici GIAKARTA A tre giorni dal suo insediamento a presidente dell'Indonesia, Jusuf Habibie dà il primo colpo netto al passato e annuncia elezioni politiche entro un anno e libertà per i prigionieri politici. Alle due concessioni, riferite alla stampa dal capo dell'opposizione musulmana Aniien Rais e concordate in un incontro notturno tra lo stesso Rais e il neopresidente, si aggiunge la proposta di Habibie di voler costituire un Consiglio consultivo per le riforme compo¬ sto da esponenti dell'opposizione. Se le aperture di Habibie sono promesse al vento lo si vedrà già oggi di buon'ora (l'alba in Itaha) quando il presidente dovrà annunciare così come ha promesso che «tornano liberi» Sri Bintang Pamungkas e Muchtar Pakpahan, illustri esponenti di partiti d'opposizione in carcere da anni. Ieri intanto le università e le chiese di Giakarta sono state crocevia di appassionate discussioni sul futuro del Paese. Anche il ve¬ scovo cattolico, cardinale Julius Darmaatmaja, si è fatto portavoce di questo stato d'animo. Ha scritto una lettera letta ieri in tutte le parrocchie condannando le violenze della scorsa settimana e chiedendo con forza una «riforma totale»», lo slogan degli studenti. «Le persone che occupavano forti posizioni di potere - ha affermato il prelato - hanno agito contro la gente debole. Occorre una riforma totale, che liberi il popolo dalla cultura della violenza». Ad aumentare la preoccupazione sono le notizie su uno scontro che sarebbe stato sfiorato tra diverse fazioni delle forze armate nella notte dell'evacuazione del Parlamento. Confermando le voci che circolano insistenti nella capitale, un portavoce degli studenti dell'Università di Indonesia ha detto che i «marinir» sono intervenuti in difesa dei dimostranti contro i reparti antisommossa «Kostrad», comandati dal generale Prabowo, genero di Suharto, che poche ore dopo è stato sollevato dall'incarico. I marinir, che durante l'occupazione hanno collaborato strettamente con il servizio d'ordine degli studenti, rispondevano invece fedelmente agli ordini del generale Wiranto, che il giorno dopo è stato riconfermato nelle cariche di ministro della Difesa e capo delle forze armate. [Ansa]
Persone citate: Habibie, Julius Darmaatmaja, Jusuf Habibie, Muchtar Pakpahan, Rais, Suharto
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