Un alleato per New Delhi

Un alleato per New Delhi Un alleato per New Delhi Sì ad accordi con Israele per nuove armi e satelliti GERUSALEMME. Il nuovo premier indiano Atal Bihari Vajpajee ha revocato ogni restrizione politica ad un'ampia, anche se non ostentata, cooperazione militare con Israele in settori che riguardano lo sviluppo e la produzione congiunta di nuove armi e di satelliti artificiali e la cooperazione tra i servizi segreti dei due paesi. Lo ha riferito ieri il quotidiano israeliano in lingua inglese «Jerusalem Post» che attribuisce la notizia a fonti indiane, stando alle quali il governo di New Delhi avrebbe deciso questa politica dopo essere rimasto molto favorevolmente colpito dalla crescente cooperazione tra Israele e Turchia in campo militare e tra le industrie belliche. Secondo queste fonti, Israele e India si sono di recente trovati d'accordo su una serie dì minacce cui i due Paesi'si ritengono sottoposti e hanno deciso di stabilire una proficua cooperazioné davanti ai rischi insiti nell'introduzione di armi nucleari e di missili balistici in Stati a loro ostili. Israele si ritiene minacciato dall'Iraq e dall'Iran e l'India dal Pakistan e dalla Cina. Secondo le fonti del giornale, il governo indiano ha chiesto l'aiuto del premier israeliano Benyamin Netanyahu, che è partito ieri sera per una visita ufficiale in Cina, per dissuadere i dirigenti di Pechino a non esportare armi e tecnologie nucleari a Stati asiatici. Nei circoli governativi indiani e israeliani si teme nello stesso tempo che gli Stati Uniti possano cercare di bloccare o di ostacolare un'espansione della cooperazione militare israelo-indiana in seguito ai recenti test nucleari indiani cui Washington ha reagito con l'imposizione di sanzioni economiche contro l'India. A differenza di molte nazioni Israele ha evitato di condannare gli esperimenti nucleari indiani e non ha finora preso alcuna misura per ridurre la cooperazione militare con l'India che, secondo le fonti indiane, resterà comunque in gran parte non esposta alla luce dei riflettori per evitare avverse ripercussioni politiche internazionli. Una fonte governativa israeliana ha definito esagerate le notizie su una cooperazione militare israelo-indiana e ha detto che la linea di Israele in questo campo è sempre stata di seguire la politica americana e non di contrapporsi a questa. Indifferente alle pressioni della comunitàtatèrhazitìnale, l'India non firmerà il trattato per'la moratoria globale dei test nucleari, almeno nella sua attuale formulazione. Lo ha affermato il ministro della Difesa, George Fernandes, parlande- con i giornalisti a Calcutta: «Se sigleremo il trattato, sarà solo quando ne saranno state eliminate le discriminazioni», ha detto Fernandes, che ha ribadito la posizione di Nuova Delhi ostile all'accordo perché ritiene che avvantaggi le grandi potenze atomiche a scapito dei Paesi che solo adesso stanno sviluppando tecnologie nucleari. Il ministro ha comunque assicurato che «si continueranno ad adottare misure per favorire un clima di fiducia, e non dovrebbero esserci nuovi test durante i colloqui con il Pakistan e la Cina». [Ansa-Agi]

Persone citate: Atal Bihari Vajpajee, Benyamin Netanyahu, Fernandes, George Fernandes, Jerusalem