Pugni chiusi, kilt e proclami

Pugni chiusi, kilt e proclami Pugni chiusi, kilt e proclami e per Theo un trionfo gonfio d'amarezza ÀvitrremÉRGREAZIONI DA BOORMAN TCANNES HEO Angelopoulos è un uomo sfortunato: nella vita ama ridere e adora le commedie americane ma, appena appare in pubblico, sembra l'uomo più triste e sconsolato dell'universo. Molte volte ha corso per la Palma d'oro di Cannes rimanendo bruciato sul filo di lana e, ancora di recente, se ne è lamentato platealmente. Ieri sera è arrivato alla conferenza stampa dei vincitori con il trofeo più ambito in mano, e tutte le attenzione erano per un altro. Il comico buffo e triste, Roberto Benigni, che, per un premio speciale della giuria, tocca il cielo con un dito, oscura l'emozione del vero vincitore, lo relega in un angolo senza nemmeno volerlo, e attira su di sé tutti i fotografi e tutti i cineoperatori. Eppure Angelopoulos è capace di scherzare con il suo amico italiano ed ipotizzare perfino un film con Benigni Per il resto Angelopoulos mette una nota mesta nella sua serata di gloria: «Io non so se questa giuria abbia voluto segna- lare il cinema degli autori contro il cinema degli effetti speciali - dice e se davvero in Europa o nel mondo si moltiplichino i fermenti del nuovo. In questi giorni ho visto alcuni volti nuovi di talento come il danese Thomas Vinterberg. Ma per noi, vecchi maestri, l'ora del declino ar¬ riva anche se lentamente». La «foto di gruppo» dei vincitori di Cannes '98 sembra fatta su misura per il vento progressista che soffia di questi tempi sull'Europa. Vi si alternano il danese Thomas Vinterberg, che saluta le telecamere a pugno chiuso e invita i «compagni» vecchi e nuovi del cinema danese a unirsi nello spirito del loro rivoluzionario manifesto «Dogma '95»; lo scozzese Peter Mullan, vincitore nel nome del comunista Ken Loach, si presenta in kilt d'ordinanza e spende parole per un'Europa unita nel segno delle differenze culturali; E Veltroni esulta: «Ora il mondo conoscerà meglio il nostro cinema» Erick Zonca fra Elodie Bouchez e Nadine Regniez, migliori attrici per «La vie revée des anges»

Luoghi citati: Cannes, Europa