«Uno sprone per gli scienziati»

«Uno sprone per gli scienziati» «Uno sprone per gli scienziati» Baima Bottone: troppi errori con il C14 TORINO. Professore, ha sentito il Santo Padre? «Certo. E parole più appropriate non potevo sentirle». In che senso? «Perché sono parole che premiano chi ha lavorato bene, seriamente». Pierluigi Baima Bollone è il direttore dell'Istituto di Medicina Legale, ed è anche il direttore del Centro Internazionale di Sindonologia. Il pomeriggio è finito: «Mi è piaciuta moltissimo la cerimonia, mi è piaciuta molto la cornice, e mi è piaciuto quello che ha detto il Pontefice». Si riferisce soprattutto al secondo passaggio del discorso di Giovanni Paolo II. «La Sindone è provocazione all'intelligenza. Non trattandosi di materia di fede, la Chiesa non ha competenza specifica per pronunciarsi su tali questioni. Essa affida agli scienziati il compito di continuare ad indagare per trovare risposte adeguate agli interrogativi connessi con questo Lenzuolo... La Chiesa esorta ad affrontare lo studio dela Sindone senza posizioni precostituite che diano per scontati risultati che tali non sono; li invita ad agire con libertà ulteriore e premuroso rispetto sia della metodologia sia della sensibilità dei credenti». Così, il Papa. Professore, che ne dice? «Io non posso che ritenermi soddisfatto, lo ripeto». Ma questa è una critica a un certo modo di fare ricerca, o no? E' una critica alla questione del Carbonio 14? «Non vedo come non si possa riferire a quello, anche se non l'ha detto esplicitamente. Da parte nostra, che dire? Più prudenti di noi, non c'è stato nessuno. Il Centro Internazionale di Sindonologia ha sempre proposto interventi scientifici. Noi ci siamo sempre riconosciuti in un determinato standard di ricerca. Non so, non vorrei sembrare esagerato. Io trovo che davvero queste parole premino in qualche modo il nostro lavoro». Ma cosa significa tutto questo? Che bisogna ricominciare a fare degli esami? E quando? «No, calma. Non mi sembra che questa frase cambi qualcosa. Il Pontefice ha parlato di proseguire, non di ricominciare. Vedo il ricono- scimento alla ricerca scientifica seria. Mentre lo sentivo, ho avvertito questo impatto. E molte volte, la prima impressione è quella più vera. Non credo vada letto altrimenti: chi lavora seriamente è premiato». E chi sono quelli che non hanno lavorato seriamente? «Chi ha detto le cose più gratuitamente». Lei a chi si riferisce? «Se il Pontefice si riferiva a quello che ho capito, al Carbonio e ai carbonisti». Ma secondo lei quale validità scientifica ha questa datazione? «Nessuna. Perché i prelievi sono stati fatti in una sede non adatta, non si sa che cosa è stato prelevato, non si sa quanto, cioè il peso, non si sa che cosa è esattamente giunto nei tre laboratori. Pare che questo metodo si adatti male alle produzioni tessili, pare che si adatti male al lino. E poi ci sono critiche per come è stato eseguito». E a questo punto, professore, questo metodo è superato? «Non lo so. Bisogna analizzare be-

Persone citate: Baima Bottone, Giovanni Paolo Ii, Pierluigi Baima Bollone

Luoghi citati: Torino