MONITO DA ASCOLTARE di Francesco La Licata

MONITO DA ASCOLTARE MONITO DA ASCOLTARE L} IMPORTANZA della rapida e positiva conclusione dell'affaire Cuntrera è sotto gli occhi di tutti. Ha certamente ragione il ministro Napolitano a parlare di soddisfazione per una ferita «che si è prontamente rimarginata». Era, la cattura del mafioso fuggito e condannato a 21 anni di carcere dopo la fuga, il solo rimedio possibile per una «malattia» che rischiava di divenire cronica dopo aver toccato l'apice con le dimissioni del ministro della Giustizia respinte dal presidente del Consiglio. Cuntrera sfuggito ai rigori della legge per un disguido che riporta alla memoria periodi po¬ co felici di una Cassazione forse troppo formalista, non era la sola ferita che aveva fatto gridare magistrati ed osservatori. Prima c'era stata la fuga di Licio Gelli, il «venerabile» piduista tornato, proprio di recente, al centro di complesse indagini che hanno per oggetto gli attentati alla tenuta democratica del Paese. E si erano volatilizzati due dell'anonima sarda, Carmine Sole e Alberto Noli, condannati per il rapimento di Piera Maria Demurtas, mentre il primo pentito dell'inchiesta sulla strage di Brescia, Martino Siciliano, pren- Francesco La Licata CONTINUA A PAG. 8 SESTA COLONNA

Persone citate: Alberto Noli, Carmine Sole, Cuntrera, Licio Gelli, Martino Siciliano, Napolitano, Piera Maria Demurtas

Luoghi citati: Brescia