Oro l'agriturismo è «certificato»

Oro l'agriturismo è «certificato» Una guida alle vacanze verdi da Confederazione agricoltori e Mondadori Oro l'agriturismo è «certificato» Avolio: 546aziende di fiducia, garantiamo noi ROMA. A parlare sono le cifre: l'agriturismo ha fatto centro e lo dimostra un fatturato che cresce al ritmo di decine di miliardi l'anno. Idea di successo e, come tale, copiata, tanto da creare qualche problema d'identità. Insomma l'agriturismo, quello vero, deve avere come base un'azienda agricola, con i suoi prodotti e la sua realtà. Tutto il resto è un'altra cosa. Da qui a vedere la necessità di un agriturismo certificato il passo è breve. Ma che bisogna fare per creare l'agriturismo doc? La strada scelta dalla Confederazione italiana agricoltori, attraverso il suo istituto Turismo Verde, non è quella degli attestati, ma della comunicazione. L'operazione garanzia è stata sviluppata unendo due nomi che hanno tutti i titoli per meritare la fiducia da parte del pubblico: quello della stessa confederazione e quello della Mondadori. Risultato? Una guida in cui sono segnalate 546 aziende di assolute qualità agrituristiche. Una guida senza stelle, forchettine, chiavi o altri simboli per classifiche, qui la soglia d'ingresso e il tetto di eccellenza sono una cosa sola. Non è poco in un settore dove l'offerta ha già raggiunto quota ottomila aziende e le domande in Usta d'attesa superano le tremila. Una bussola per muoversi diventa quindi indispensabile e tanto meglio se l'ago magnetico porta a navigare in acque trasparenti. Sì perché la guida «Turismo Verde 1998» che si trova in libreria, indica non solo caratteristiche dettagliate e servizi di ogni agriturismo, ma, prima fra tutte, una voce della massima importanza: i prezzi (e già che ne parliamo, diciamo che la guida costa 32 mila lire). Fotografìa dell'azienda da una parte e tariffario dall'altra, tanto per non avere brutte sorprese. Tutto questo sarebbe già abbastanza, ma c'è ancora un di più: la Guida è anche bella, «un libro d'arte», ha detto presentandola il presidente della Cia, Giuseppe Avolio. E in effetti Ù corredo iconografico del volume, tra foto e cartine, è unico. Senza contare che, nelle oltre 300 pagine divise per regioni geografiche e macroregioni culturali, non si elencano solo aziende, posti-letto, ecc., ma si descrivono i tesori d'arte delle varie zone, le produzioni tipiche, la gastronomia e il territorio. Così ognuno potrà scegliere i percorsi e le situazioni più consone al proprio modo d'intendere il turismo, un turismo rilassato che dà modo di godere la genuinità di un ambiente naturale ed umano in cui immergersi attraverso un'ospitalità calda e familiare. Pagando, s'intende, ma quasi senza averne l'aria. [v. cor.] La copertina della guida «Turismo verde i 998»

Persone citate: Avolio, Giuseppe Avolio

Luoghi citati: Roma