Usa-Ue, scoppia la pace agricola di Maurizio Tropeano

Usa-Ue, scoppia la pace agricola Procedura d'urgenza sulla riforma dell'olio. Siglata l'intesa per il pomodoro Usa-Ue, scoppia la pace agricola Pronto un accordo che farà diminuire i dazi ROMA. L'annuncio è arrivato a sorpresa alla vigilia della ripresa del negoziato della Wto, l'organizzazione mondiale del Commercio: Usa e Unione Europea sono pronti a sottoscrivere un patto commerciale anche nel settore agricolo. Le conseguenze? Riduzione progressiva, fino alla loro eliminazione totale, dei dazi. Insomma, dopo la guerra della soia, le continue guerriglie fra le due potenze agricole adesso sembra scoppiata la pace. Il giro d'affari è rilevante: gli Stati Uniti esportano in Europa 9195,7 milioni di Ecu in primo luogo semi oleosi, ortofrutticoli e mangimi. L'Unione Europea vende sul mercato americano prodotti per 5895,2 milioni di Ecu soprattutto bevande, ortofrutticoli e oli e grassi. Ma chi trarrà i maggiori vantaggi da questa liberalizzazione? La notizia del probabile accordo ha provocato l'immediata reazione della Confagricoltura che in una nota spiega: «Se questa notizia fosse confermata, sarebbe un fatto molto grave» di qui l'invito a non «siglare intese affrettate». Per l'organizzazione, infatti, non si terrebbe conto «dell'invito del Consigliò dei ministri e della Commissione europea, secondo cui ogni intesa deve essere preceduta da un'analisi approfondita dell'impatto sui singoli Stati membri». Ma se fra Stati Uniti ed Unione Europea si va verso l'intesa prosegue la battaglia fra Spagna e Italia sulla riforma dell'Ocm dell'olio d'iiva. Mercoledì scorso la commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha dato il via libera all'adozione della procedura d'urgenza per l'approvazione della nuova Ocm. L'assemblea di Strasburgo voterà, quindi, il parere richiesto dalla Commissione il 16 giugno prossimo. Dopo quella data il Consiglio europeo dell'agricoltura potrà formalmente decidere. Toccherà poi alla Commissione esecutiva europea emanare la normativa di attuazione. L'Italia spinge per una rapida ap- provazione del progetto e domani, in occasione del Consiglio dei ministri dell'Ue, Michele Pinto, ministro delle Risorse agricole, chiederà che la «riforma ponte dell'Ocm venga approvata prima della prossima campagna». Per Massimo Pacetti, presidente del Cno, adesso è «necessario che vengano presentati quegli emendamenti che possono migliorare e rendere più aderente alle esigenze dell'olivicoltura italiana e comunitaria l'Ocm del settore». Intanto è stato firmato presso il ministero delle Politiche Agricole l'accordo interprofessionale per il pomodoro da industria per la campagna 19981999. Secondo il ministro Pinto «dopo il mancato accordo del 1997, l'intesa attuale rappresenta un elemento fondametale e qualificante per un corretto svolgimento dei rapporti agroindustriali nella filiera del pomodoro da industria». Per la Coldiretti la «principale novità è costituita dal fatto che si tratta di un "accordo quadro nazionale" che prevede la possibilità di concludere, entro il 15 giugno 1998, accordi complementari per bacini di produzione e trasformazione». Insomma, secondo l'organizzazione in questo modo è possibile «gestire le diversità che caratterizzano a livello territoriale l'attuale rapporto agroindustriale». Maurizio Tropeano Il ministro Michele Pinto

Persone citate: Massimo Pacetti, Michele Pinto

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma, Spagna, Stati Uniti, Strasburgo, Usa