Unlcredit, due giorni di fuoco

Unlcredit, due giorni di fuoco Credit, Cariverona, Crt, Cassamarca e Rolo domani riuniscono i consigli Unlcredit, due giorni di fuoco Oggi un supervertice da Profumo TORINO. Alle ore 15 tutti da Profumo. Oggi, nella prima domenica senza campionato di calcio, l'amministratore delegato del Credit riceverà i protagonisti della operazione Unicredito Italiano per definire gli ultimi dettagli del piano industriale che sovrintenderà alla nascita del più forte polo bancario del Nord. Sarà una riunione dal tavolo affollato, ci saranno i vertici di Credit, Crt, Cariverona, Cassamarca e Rolo, impegnati a chiudere il patto che fissa le condizioni del loro matrimonio. Il documento verrà poi approvato domani mattina dalle Fondazioni e dal Credit, quindi nel pomeriggio toccherà ad Unicredito mettere il sigillo finale. A quel punto il dossier verrà inviato alla Banca d'Italia. E le nozze potranno finalmente cominciare. Secondo le indiscrezioni, il modello che si sta decidendo di adottare ripete quello scelto inizialmente dalle casse di Verona e Torino per il sodalizio di Unicredito. Ci sarà una holding di comando, al di sotto della quale sarà il grappolo delle aziende bancarie partecipate (le indiscrezioni riferiscono che il Rolo dovrebbe dipendere direttamente dal Credit). Il potere di gestione e controllo sarà regolato da una quota massima statutaria di azioni con diritto di voto pari al 5 per cento. Nonostante il possesso effettivo di titoli sia destinato inizialmente ad essere superiore, alla soglia limite dovrebbero arrivare le Fondazioni Verona e Crt, e il gruppo Allianz; Cassamarca dovrebbe fermarsi fra 1' 1 e il 2 per cento. L'auspicio è di portare ih Borsa entro l'autunno il nuovo polo, che sarà secondo in Italia per il risparmio gestito dopo Sanpao- Io-Imi e prima di Banca Intesa. Mancano ancora le valutazioni e dovranno per questo essere nominati almeno due advisor - ma è già stato trovato consenso sul fatto che nella capogruppo destinata a sbarcare sul listino il Credit avrà un peso del 59 per cento e a fronte del 41 per cento di Unicredito (cioè Crt, Verona e Treviso). Le Fondazioni di quest'ultimo gruppo hanno annunciato l'intenzione di vendere almeno il 50 per cento del loro pacchetto Unicredit, anche perché la legge prevede che debbano rinunciare al controllo assoluto. La presenza di un limite statutario per il diritto di voto do¬ vrebbe consentire la costituzione di una struttura di comando equilibrata nel rispetto dei più volte affermati desideri di costituire un vero e proprio federalismo bancario. Per ragioni di peso specifico, comunque, almeno nella stagione di avvio la presidenza di Unicredito Italiano dovrebbe andare a Lucio Rondelli, mentre le due vicepresidenze che si ipotizzano paiono fatte apposta per Paolo Biasi (presidente della Fondazione Verona) e Andrea Comba (presidente Fondazione Crt). L'amministratore delegato dovrebbe invece essere unico, con Alessandro Profumo candidato naturale. Il piano industriale che sarà tenuto a battesimo ufficiosamente oggi - e ufficialmente domani fra Torino, Milano e Verona - verrà nei prossimi giorni presentato alla Banca d'Italia. A giugno, il polo conta di presentarsi agli operatori con un roadshow, in modo da preparare il terreno per le assemblee straordinarie che il programma vorreb;- ; tenessero a luglio. Il alletto delle alleanze potrebbe comunque non essere finito e, del resto, tanto Comba quanto Biasi, i due ideatori della strategia, hanno sempre parlato di «gruppo aperto». Le recenti dichiarazioni di Rondelli su un interessamento possibile del Credit per la Bnl (si attende una de- cisione domani) alimentano fra gli osservatori le scommesse sul fatto che Unicredito Italiano possa crescere verso Sud venendo a patti con l'azienda oggi guidata da Mario Sarchielli. Nel frattempo, proseguono i colloqui di Comba con le altre casse piemontesi ancora single, anche se la fumata bianca non sembra essere vicina. Per ora sembra che i risultati ottenuti dai torinesi basta spensare che anni fa la Comit offrì 2300 miliardi per la Crt che oggi ne vale quasi 8000 - non siano stati sufficienti a convincere i cugini. Ma la trattativa continua. Marco Zatter in Le banche mettono a punto il piano industriale Sono ormai definite le quote per il controllo In autunno il gruppo sbarcherà in Piazza Affari La presidenza dovrebbe andare a Lucio Rondelli Forse Profumo sarà l'amministratore unico ► Lucio Rondelli presidente Credit e (sotto) Alessandro Profumo amministratore delegato

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