Un telefonino per 20 milioni di italiani

Un telefonino per 20 milioni di italiani Wind, Picienne e Telon presentano le offerte. Business da 5000 miliardi. Mercoledì si decide Un telefonino per 20 milioni di italiani Partito il conto alla rovescia, a giorni il terzo gestore MELANO. «Siamo in dirittura d'arrivo, questione di giorni», assicura il sottosegretario alle Poste Michele Lauria. Forse, aggiunge, già martedì o mercoledì il comitato dei ministri potrebbe decidere a quale delle tre società - Wind, Picienne o Telon assegnare la licenza di terzo gestore dei telefonini. Questione di giorni, dunque. Entro fine maggio, come impone la legge, si saprà chi e come avrà vinto la gara e si affiancherà a Tim e a Omnitel nel business della telefonia mobile, un business aggiuntivo quantificato in non meno di 5 mila miliardi l'anno con 3 milioni di telefonini nel prossimo biennio. Del resto le proiezioni parlano chiaro: se oggi Tim e Omnitel si spartiscono qualcosa di più di 13 milioni di clienti, nel 2000 tutte le previsioni concordano su un mercato Italia di 20 milioni di telefonini. La concorrenza, insomma, è aperta. Tanto è vero che chi uscirà sconfitto dalla corsa a terzo gestore, se lo vorrà, potrà sempre ritentare partecipando alla gara per la quarta licenza che potrebbe essere annunciata molto presto. Per ora le tre offerte - quella del consorzio Wind (Enel al 51% insieme a France e Deutsche Telekom col 49%), quella di Picienne (British Telecom 26%, Mediaset 25%, Telenor 20%, Ina e Bill 10% ciascuna e Italgas 9%) e quella di Telon (Autostrade e Bell Canada col 27%, Distacom 22%, Cofiri 7,5%, Unicredito 7%, Satap e Banca del Salente 3%, Kefi 2% e Tadfin 1,5%) - sono da ieri offerte ufficiali. Quel che è fatto è fatto, scritto nero su bianco: centinaia e centinaia di pagine, chili e chili di dossier perfettamente rilegati, ognuno col proprio colore perché anche l'occhio vuole la sua parte (arancio, blu e grigio per Wind, arancione e azzurro per Telon), presentati ufficialmente ieri mattina presto al ministero delle Poste. Adesso la parola passa ai rninistri: saremo rapidi, ripete il sottosegretario Lauria, entro fine maggio si saprà chi ha vinto e il servizio basato sulla tecnologia Des a 1800 mhz potrà partire. Partire subito, al¬ meno con le campagne pubblicitarie e abbonamento perché per la partenza vera e propria del servizio, visti i tempi necessari per costruire un minimo di rete, per piazzare le antenne e soprattutto per avere a disposizione le frequenze a 1800 mhz dal ministero della Difesa, sarà necessario aspettare qualche mese, passare l'estate e arrivare almeno all'autunno. Sei mesi dopo, come impone loro la legge, potranno partire col servizio a 1800 mhz anche Tim e Omnitel, sei mesi dopo per lasciare un po' di vantaggio all'ultimo nato, al pìccolo della compagnia che, altrimenti, rischierebbe di essere soffocato dai due giganti scatenati. Nel frattempo, le casse con le preziose offerte di Wind, Picienne e Telon se ne stanno chiuse e sigillate in una stanza al ministero. Impossibile sapere qualcosa di più sulle tre offerte: tutto top secret, almeno per qual- che ora e giorno ancora. In fondo, dopo mesi e mesi di attesa e le inevitabili polemiche incrociate (contro Telecom-Tim che con la loro corsa agli abbonati facevano terra bruciata al nuovo gestore, Picienne contro Wind accusato di essere il braccio lungo di Enel e quindi di un monopolio pubblico, eccetera, eccetera), guai a rovinare la lunga rincorsa per qualche ora d'attesa in più. «Aspettiamo», fanno sapere gli uomini di Elserino Piol, presidente di Picienne. «Aspettiamo fidiciosi», ribattono a distanza nell'entourage di Tommaso Pompei, amministratore delegato di Wind. Silenzio assoluto da Telon, l'ultima nata (e che solo ieri, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, ha ottenuto l'autorizzazione a operare) tra le cordate in corsa per la licenza del Des 1800, il digitai communication standard, evoluzione del Gsm 900 (quello finora usato da Omnitel e da Tim) che consente un migliore segnale del Gsm (grazie ad antenne più piccole e più diffuse) nelle aree urbane. In realtà, il prossimo business (in attesa di prezzi più popolari per il telefonino satellitare che non ha bisogno di antenne o antennule e che, grazie appunto ai satelliti, consente chiamate da ogni angolo del mondo) è un sistema misto, il cosiddetto «Dual Band», che consentirà chiamate in Des 1800 nelle aree urbane servite da questo sistema e chiamate in Gsm 900 nelle aree, meno abitate, già oggi servite dalle antenne Gsm. Questione di settimane: tanto per cominciare il Dual band (e non a caso i maggiori produttori di telefonini stanno già mettendo in vendita modelli a due bande) potrà essere usato dai futuri clienti del terzo gestore, Wind, Picienne o Telon che sia, sei mesi dopo potranno usarlo anche i clienti Tim e Omnitel. Armando Zen!

Persone citate: Armando Zen, Dual, Elserino Piol, Lauria, Michele Lauria, Tommaso Pompei

Luoghi citati: Canada, Italia