Con Unico coniugi separati

Con Unico coniugi separati DICHIARAZIONE Con Unico coniugi separati A quest'anno i coniugi non potranno più presentare la dichiarazione congiunta, ognuno dovrà presentare il proprio Unico 98 con i propri redditi. La modifica si è resa necessaria, forse, per la gestione informatizzata delle dichiarazioni e per consentire la compensazione tra crediti e debiti da parte dei titolari di partita Iva. DUE CONSEGUENZE — La prima è sostanziale: se un coniuge è strutturalmente a credito e l'altro a debito, il primo deve chiedere necessariamente il rimborso, con tempi di attesa ben noti; il secondo deve versare subito quanto dovuto. — La seconda ha l'effetto di richiedere qualche calcolo in più nel riparto tra i coniugi dei crediti Irpef risultanti dalla dichiarazione precedente e degli acconti versati congiuntamente per il '97. Nel redigere le istruzioni il ministero ha previsto una nuova modalità di ripartizione e ha concesso la possibilità di assegnare i crediti dell'anno precedente e gli acconti versati nella misura più opportuna e senza l'obbligo di applicare le più rigide e spesso penalizzanti modalità prima in vigore. ESEMPIO 1 Due coniugi avevano nel '98 un credito da riportare di 1.000.000 di lire e hanno versato acconti per 3 milioni. L'imposta individuale netta del marito (rigo NI 2 - crediti d'imposta - ritenute subite) era di 5.081.000, quella della moglie evidenziava un credito di 1.000.000. Con la nuova procedura, il marito potrà utilizzare integralmente nella propria dichiarazione sia il credito risultante dalla dichiarazione che gli importi versati congiuntamente. Ma nulla vieta di ripartire in modo diverso crediti e acconti. Con un'avvertenza: la somma delle eccedenze riportate dai coniugi e degli acconti versati deve coincidere con l'importo risultante dal Mod. 740/97 e dai versamenti effettuati. PENALITÀ' Se, per errore, la somma degli importi indicati dai coniugi supera l'importo complessivo, anche solo di poche lire, il sistema automatico di controllo delle dichiarazioni procederà a ripartire il credito e gli acconti in base all'imposta individuale di ciascun coniuge. Nel caso dell'esempio, l'intero credito verrebbe assegnato alla moglie e tutti gli acconti al marito con l'inevitabile applicazione di sanzioni a quest'ultimo che risulterà aver versato meno del dovuto. Questo criterio, spesso penalizzante era l'unico ammesso sino allo scorso anno. ESEMPIO 2 Il marito doveva per il '96 3.000.000 di lire di Irpef e la moglie 2.000.000 di lire. Gli acconti per il '97, versati insieme avrebbero dovuto essere di 4.900.000. Poiché il marito prevedeva di dover pagare per il '98 100.000 lire e la moglie 1.900.000 lire, per il '97 l'acconto è stato ridotto a 2 milioni. Con Unico 98, il marito riscontra di dover pagare 100.000 lire e la moglie deve 1.900.000. Applicando il nuovo metodo sarà possibile attribuire gli acconti in base all'effettivo debito d'imposta di entrambi. Applicando il metodo «storico», come accade se, ad esempio, il marito indica un acconto di 110.000 (anziché 100.000) e la moglie di 1.900.000, gli acconti verranno attribuiti per il 60% al marito (1.200.000) e per il 40% alla moglie (800.000), in quanto ripartiti in proporzione all'imposta dovuta da ciascuno per il '96 (3.000.000/5.000.000= 60% ). La conseguenza sarà l'applicazione di una sanzione alla moglie per insufficiente versamento dell'acconto e del saldo mentre il marito riceverà il rimborso.