Questa è la
Questa è la Questa è la A giustizia, negli sceneggiati televisivi, trionfa sempre. La fiction, d'altronde, è il regno delle favole contemporanee. Avvocati, magistrati, medici, poliziotti, carabinieri, riescono tutti a risolvere i loro casi, di qualunI que tipo essi siano. Il pubblico lo sa bene, che quelle sono favole, ma sta volentieri al gioco. Tanto più se il prodotto è ben realizzato. Andrea Giordana è in questi giorni il protagonista di Avvocati, in onda il giovedì su Raidue. Uomo di mezza età, affascinante, vedovo, ha una fidanzata, Valeria Cavalli, che fa la psicologa, ha una storia sentimentale burrascosa alle spalle e ogni tanto lo aiuta nel suo lavoro. Ma ha soprattutto un figlio (Ignazio Oliva), avvocato pure lui, ma molto diverso da lui. Ha studiato in America, è salutista, rigido, squadrato, non tollera che la legge venga in alcun modo aggirata. Tutt'altra personalità quella del padre, che beve, mangia male, possibilmente pizze bisunte, e nella sua veste di Robin Hood, non esita a difendere poveracci che non hanno i soldi per pagarlo. Se è per una buona causa. Poi però è lui a non avere soldi, lo studio è al verde, e il rampollo lo sgrida. Padre e figlio lavorano insieme e quasi insieme vivono, in due appartamenti contigui (gli esterni sono stati girati a Roma, nel bellissimo quartiere Coppedé): il modo di vivere e di pensare dell'uno si scontra continuamente con quello dell'altro. Secondo un modulo felice, la fiction continua a sviluppare un doppio binario: segue i suoi protagonisti sia nella professione sia nella vita privata. Immaginare i problemi di chi ci deve rappresentare, o curare, o difendere, alle prese con i guai di casa, è rassicurante per i telespettatori. E' coinvolgente pensare che anche l'avvocato ha un figlio ribelle, o che pure il medico litiga con la moglie. Ci si può identificare nel personaggio: e una volta scattato il meccanismo, si segue; e seguendo, cresce l'ascolto. Il gioco è fatto. LA NUOVA MINISERIE «AVVOCATI» CON OLIVA E LA CAVALLI E' TRASMESSA DA RAIDUE. LA REGIA E' DI GIORGIO FEf ARA Q LA NUOVA MINISERIE «AVVOCATI» CON OLIVA E LA CAVALLI E' TRASMESSA DA RAIDUE. LA REGIA E' DI GIORGIO FEf ARA lo ocasta, riggirata. ibilmente e poveracci VA IE ATI Mi oppongo vosiro iroia ai LF INVENTORE di P M il iù f t tlii f Et Stl G LF INVENTORE di Perry Mason, il più famoso avvocato televisivo, fu Erte Stanley Gardner. Il piccolo schermo lo ha definitivamente consacrato con il volto di Raymond Burr. L'attore scomparve nel settembre del '93, eia sua morte fu seguita da un alone di giallo, per l'appunto: Burr lasciò tutte le sue sostanze, stimate in 20 milioni di dollari (qualcosa come 36 miliardi) al compagno che aveva vissuto con lui (che pure aveva avuto tre mogli) per trent'anni. Aveva sempretenuto la relazione nascosta, ma quando fu aperto il testamento, la verità si diffuse: con lei il pettegolezzo. E l'impugnazione del testamento da parte dei nipoti dell'attore, Minerva eJames. Mason aveva un rapporto di grande amicizia con la sua segretaria Della, ma i due non si sono mai baciati (un po' come gli agenti Mulder & Scully di «X Files»). Aveva un carattere che corrispondewa al suo fisico: solido, tenace. In un primo tempo i racconti di Gardner furono trasmessi alla radio, poi la CBS li trasmise in tv, dal 1957. E tu subito grande successo: i telespettatori restavano sbalorditi di fronte alla capacità dell'avvocato di ricomporre il puzzle (anche perché non sapevano tutto quello che sapeva lui). I telefilm introdussero da noi il concetto del processo accusatorio, che prevede la parità di accusa e I TELEFILM DI MASON ANDARONO IN ONDA SUL PRIMO CANALE DAL'59. LA NUOVA SERIE DEBUTTO' NELL'87 difesa nella formazione delle prove (mentre da noi vigeva il processo inquisitorio, dove le prove venivano formate nell'ambito di una istruttoria segreta). Se le prove non le aveva, Perry Mason faceva confessare il vero assassino sul banco dei testimoni, e le prove, talvolta finte, le portava all'ultimo momento l'assistente Paul Drake. Il «mi oppongo, vostro onore» dell'avvocato del diavolo non se lo è più scordato nessuno, anche se in Italia non si dice. Nel 1987 la Rai ha trasmesso «Il ritomo di Perry Mason». Invece che in bianco e nero i telefilm erano a colori, l'avvocato era ancora più carpulento, e più incanutito. C'era il figlio di Paul Drake, molto attivo nelle indagini, restava Della. E restava immutato il suo sistema di tessere la tela del ragno per farci cadere l'insettino. I TELEFILM DI MASON ANDARONO IN ONDA SUL PRIMO CANALE DAL'59. LA NUOVA SERIE DEBUTTO' NELL'87
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