SINDONE, LE MOSTRE

SINDONE, LE MOSTRE VITA DELLE CHIESE SINDONE, LE MOSTRE Dipinti in via Milano Incisioni a Moncalieri u Nconvegno in cui si parli di «banconote nel contesto della moneta unica europea», di «timbri di sicurezza per la validazione di documenti» e del «presente e futuro nella fabbricazione dei biglietti di banca» sembra il luogo più lontano dalle problematiche e dai misteri della Sindone. Eppure a «Security '98» svoltosi il 15 maggio al «Torino Incontra», a cura del Politecnico, c'era, tra l'altro, anche un angolo-rassegna dedicato ai «nuovi enigmi» della Sindone. Nuovi perché? Lo stesso organizzatore, Bruno Fabbiani, docente del «Poli», esperto di grafica e sistemi di sicurezza, spiega l'arcano: «In quella rassegna abbiamo illustrato come veniva resa l'immagine dal 1500 in poi, attraverso vari procedimenti di stampa: xilo, calco e litografia». Le prime immagini a stampa erano vendute nelle fiere (anche da Gutenberg) e solo successivamente andarono ad impreziosire libri e testi scritti. Nella mostra, tra le rarità, anche un raro esempio di Sindone su calcografia su seta del XVII secolo. E gli enigmi? Quelli vengono dopo. Quando, nell'illustrare le varie tecniche di stampa applicate alla Sindone, Fabbiani notò suU'immagine (ottenuta unendo col computer la stessa metà del Volto, a sinistra e a destra) numeri, sigle e segni mai visti prima: «nuovi enigmi», per l'appunto ed ora contemplabili (do- po che la mostra è stata smantellata al termine del Convegno). al Salone del Libro, Padiglione 2 (spazio D-70) dove il professore li illustrerà personalmente. Il visitatore potrà osservare a suo agio tutti i segni intravisti dall'«esperto in security», senza fare a meno di stupirsi. E' singolare, infatti, che sul naso del «Testimone silenzioso» si intraveda l'ombra di tre croci, mentre un'altra ne appare tra naso e mento ed altrove si legge quel simbolo «H», segno di divinità presente nelle chiese. Sui nuovi misteri, da laico, fautore convinto del galiehano «provando e riprovando» qual è, Fabbiani tuttavia non si sbilancia: «Ne prendo solo atto», rimandando a futuri approfondimenti la risposta ai conseguenti interrogativi. Prosegue, intanto, nella Chiesa dei Santi Maurizio e Lazzaro in via Milano 20, la mostra sulle monete del tempo di Gesù che contende visitatori all'altra rassegna, allestita nella stessa chiesa a cura di Gianni Palbert, titolare della omonima Galleria. I dipinti riguardano aspetti della vita di Gesù (in particolare, la crocifissione). In tutto, una trentina di opere di Mario Caffaro Rore e di Sergio Tapperò Merlo, entrambi viventi, entrambi pittori, scultori ed esecutori di affreschi. Ed altre opere, del defunto Giovanni Rovero, di Andrea Gastaldi e Domenico Maria Durante, rac- colti dal Palbert e riportati, con le monete della mostra, in un volume illustrativo, edito da Eupremio Montenegro. Artisticamente, la Sindone è contemplata anche da una ventina di incisore aderenti ai sodalizi «La donna e l'arte» ed «Il senso del segno». Mercoledì, 20 maggio è stata inaugurata nella Chiesa del Gesù, v. Carlo Alberto 6, Moncalieri, una rassegna (durerà fino al 30 maggio) intitolata «1 urino e la Sindone». Di tipo itinerante, la raccolta delle incisioni femminili, dopo Moncalieri, approderà a Carignano, Chialamberto e Novalesa. Massimo Boccaletti II dipinto «Cristo morto» di Sergio Merlo Tapperò esposto nella Chiesa dei Santi Maurizio e Lazzaro in via Milano 20

Luoghi citati: Carignano, Chialamberto, Moncalieri, Novalesa, Sindone, Torino