Gente di Torino di Bruno Quaranta

Gente di Torino SALONE PEL LIBRO Appuntamenti e incontri al Lingotto Gente di Torino Sabato 23 alle ore 16,30 presso lo Spazio autori B incontro sul tema: La New Wave letteraria torinese (a cura di Marsilio Editori). Bruno Quaranta e Giovanni Tesio conversano con Gianni Farinetti, Alessandra Montrucchio, Enrico Pellegrini, Enrico Remmert. SI chiamano Andrea Demarchi, Enrico Pellegrini, Enrico Remmert, Alessandra Montrucchio, Alessandro Perissinotto, Giuliana Bertolo (e già fiorisce la leggenda dell'Esordiente che non esordisce, come Augusto Gauthier). Pubblicano da Mondadori da Sellerio da Marsilio e nei congedi spesso straripanti dei loro libri qualcuno ringrazia gli altri della tribù di esistere. Forse la novità, insieme con il numero, è proprio questa. Nati nei laboratori di lettura, nelle scuole di scrittura, nelle riserve metropolitane, i giovani narratori s'incontrano nei pub e nelle pizzerie, scambiandosi i loro scritti e facendo dell'editing di gruppo. Diversi l'uno dall'altro, non rinunciano a tenersi ancora un po' per mano, mentre gli editori li vezzeggiano, i giornali li crescono a rubriche e i critici li catalogano nei repertori delle patrie lettere. La città-laboratorio degli ingegneri si sta trasformando in una città di opere d'inchiostro. Ci sono stati, sì, De Amicis e Gozzano, Pavese e Calvino, Levi ed Arpino, ma erano le splendide maghe rosa di un giro d'Italia che passava soprattutto per altre contrade. Qui si pativa l'antica vergogna allobroga, il senso di un'appartenenza che guardava alla letteratura con sufficienza o con fastidio. Un'inferiorità secolare che ancora Natalia Ginzburg, scrivendo da Londra, confessava per tutti: «Mi dolevo d'esser nata in Italia e d'abitare a Torino». Non è più così. Oggi c'è chi guarda ai Torino come ad un luogo letterario, c'è chi setaccia le acque del Po per trovarci pepite preziose come quelle del Klondike. Frutto delle molte occasioni di scrittura? Ha cominciato la Sképsis e continuato la Holden, si adopera l'Osservatorio Letterario Giovanile del Comune coordinato da Graziella Ruggiero con iniziative come Parole Moleste (incontri a tema letterario) o la BBS Letteraria (una biblioteca telematica proposta e realizzata da giovani), ci prova una rivista-libro di autori esordienti come «InEdito» diretto da Lidia Gattini, si prodiga un premio letterario come il Calvino legato alla rivista «L'Indice» (ha laureato Alessandra Montrucchio), romba una macchina onnipotente come il «Grinzane Cavour» (ha premiato l'esordio di Gianni Farinetti) con i suoi inviti plurimi e appetitosi: scrivere il giornale, la radio, la televisione, il teatro, il cinema, il sabato sera. Sulla scia dei Baricco dei Voltolini dei Canobbio dei Culicchia dei Barbero, che sono giovani anche loro ma che già sembrano acquartierati in nicchie di sapienza, i giovani e giovanissimi narratori procedono con la spavalderia di chi vive un'avventura piena di promesse: incuneandosi tra esordienti d'età diversa ma rigorosamente over cinquanta come Astrologo o Gambarotta o Zargani e facendo lo slalom tra padri e madri nobili come Oddone Camerana, Laura Mancinelli o Marina Jarre. A Torino le giovani bandiere sventolano il loro stupore. Riscattando antichi magoni, è una squadra al completo quella che sta tagliando a sorpresa il traguardo. Giovanni Tesio

Luoghi citati: Grinzane Cavour, Italia, Londra, Torino