MR. MAGOO di Massimo Gramellini

MR. MAGOO IL FILM DELLA SETTIMANA MR. MAGOO Il film è in programmazione al cinema Doria PER una volta sono d'accordo con il compagno che mi ha preceduto. Il compagno in questione è Michele Serra, che sulla prima pagina di Repubblica ha giustamente difeso «Mr. Magoo» (guarda di cosa si devono occupare, questi intellettuali) dalle critiche dell'Unione italiana ciechi. L'Uic aveva definito il vecchietto fortunato e praticamente orbo interpretato al cinema da Leslie Nielsen «un mezzo scemo e non vedente che ha il solo scopo di far ridere sulla disabilità». Prima obiezione. Perché l'Uic definisce i ciechi «non vedenti» e i mezzi scemi «mezzi scemi»? Le leziosità del politically correct o valgono per tutti oppure non devono valere per nessuno. Propongo quindi la seguente definizione di Magoo: «Un mezzo non intelligente non vedente». Seconda obiezione. E' da dimostrare che il Magoo cinematografico riesca a far ridere. Anzi, c'è chi l'ha trovato una brodaglia insipida di scenette grottesche. Io preferisco non pronunciarmi, pur avendo visto il film, perché sono prevenuto nei confronti del genere e non potrei esprimere un giudizio sereno. Non so voi, ma io i film tratti da un fumetto proprio non li sopporto. Vivo nel terrore che qualcuno alla Disney impazzisca e che un giorno ci toccherà vedere De Niro con le orecchie di Topolino e Sharon Stone vestita da Minine. Terza obiezione, che è anche l'ultima. Ammettiamo che faccia davvero ridere. Ebbene, signori dell'Uic, voi pensate davvero che serva meglio la vostra immagine una storia strappacuore che non questo raccontino allegro, dove l'handicappato è baciato sfacciatamente dalla buona sorte, indice in Italia di sicura popolarità? Massimo Gramellini

Persone citate: De Niro, Disney, Leslie Nielsen, Michele Serra, Sharon Stone

Luoghi citati: Italia