HAYDN AL REGIO

HAYDN AL REGIO HAYDN AL REGIO La Camerata Ducale e il 700 italiano ALLE 10,30 di domenica 24 la bacchetta di Jonathan Darlington si alzerà per dirigere le prime note dell'Ouverture da «L'incontro improvviso» di Franz Joseph Haydn. Così, con una pagina poco nota del grande compositore austriaco, s'inizia il concerto monografico che l'orchestra del Teatro Regio dedica al genio haydniano. E' l'occasione per scoprire la freschezza di una composizione che si fa ricordare per la felicità inventiva e lo squisito gusto per i chiaroscuri strumentali: impressione che si conferma anche al successivo ascolto, quello del Concerto in mi bemolle maggiore per tromba e orchestra, un trittico di chiara impronta virtuosistica - il solista è Ivano Buat concepito per le ampliate possibilità tecniche della tromba nell'età classica. Al termine della mattinata, la celebre sinfonia n. 103 «Col rullo di timpani- ]p creazione che si apre in modo inconsueto con a sommesso mormorio della sezione percussiva. Jonathan Darlington, sul podio, è un direttore al suo debutto italiano ma assai noto all'estero: inglese per nascita e formazione, ha ricoperto prestigiosi incarichi, tra cui la vice-direzione musicale dell'Opera di Parigi e la nomina a ospite principale della Deutsche Oper am Rein di Dusseldorf. L'ingresso costa 15 mila lire; informazioni ulteriori presso la biglietteria del Teatro Regio, tel. 88.15.241. Prosegue nel frattempo il prezioso itinerario viottiano che la Camerata Ducale compie tra le partiture sconosciute o quasi del grande violinista-compositore piemontese, un tempo celebrato in tutta Europa per le sue straordinarie doti di interprete e di virtuoso. Al Conservatorio, sabato 23 alle 21, la compagine orchestrale affronta tre rare pagine del Settecento italiano, ovvero la Sinfonia G 490 in re maggiore di Luigi Boccherini e una coppia di concerti per due flauti e orchestra, firmati il primo da Domenico Cimarosa e l'altro, in chiusura di serata, appunto da Giovanni Battista Viotti. Nelle ultime due partiture, accomunate da un luminoso senso di leggerezza e da una cantabOità tipicamente italiana, compaiono in veste solistica i flautisti Maxence Larrieu e Giuseppe Nova. Il biglietto d'ingresso costa 20 mila lire (ridotto 15 mila); informazioni presso il Box Office, tel. 561.12.62. [a.f.]

Persone citate: Domenico Cimarosa, Franz Joseph Haydn, Giovanni Battista, Giuseppe Nova, Ivano Buat, Jonathan Darlington, Luigi Boccherini, Maxence Larrieu

Luoghi citati: Europa, Parigi