PER POLLEDRO di A. F.

PER POLLEDRO CONSERVATORIO PER POLLEDRO Mia riscoperta del compositore GIOVANNI Battista Poliedro, chi era costui? Il nome del pur insigne violinista e compositore di scuola piemontese - amico di Beethoven e virtuoso apprezzato in tutta Europa - ricorre raramente, se non nei dizionari specialistici o nei manuali di storia della musica; quanto alla programmazione concertistica, si può dire che ne sia totalmente estraneo. Come già sta avvenendo per il quasi coetaneo Viotti, anche per Poliedro i musicisti piemontesi si avviano sulla strada del recupero e della valorizzazione: e non già per campanilismo, ma perché le dimenticate partiture di questi dimenticatissimi autori sono davvero belle, magari non sublimi, ma di genuina ispirazione, di sapiente fattura e di piacevole ascolto. Così, alcuni allievi del Quinquennio sperimentale del Conservatorio, coordinati da Claudio Mantovani, hanno ritrovato nella biblioteca della scuola un prezioso manoscritto dell'autore astigiano, quello del Concerto in sol per violino e orchestra op. 6; lo hanno trascritto, studiato accuratamente e ora - mercoledì 27 alle 17,40, nella grande sala di piazza Bodoni - lo propongono al pubblico. Ne sono interpreti accanto all'orchestra degli allievi diretta da Giancarlo Gazzani, tre soliste diverse, provenienti da altrettante scuole violinistiche del Conservatorio: Leonora Stangalini, Chiara Spagnolo e Valentina Rauseo, allieve rispettivamente di Massimo Marin, Silvio Bresso e Christine Anderson. Il concerto è dedicato alla memoria di Anna Brancadoro, la violinista prematuramente scomparsa nel dicembre scorso. Ingresso libero (tel. 888.470). [a. f.]

Luoghi citati: Europa