Caso Veneto
Caso Veneto Caso Veneto Bocciato il referendum ROMA. Il Consiglio dei ministri ha respinto la proposta di legge regionale del Veneto sul referendum consultivo per lo statuto speciale. «Il Consiglio - ha detto il ministro della Funzione pubblica Bassanini ha preso atto dell'interpretazione della Corte Costituzionale, secondo la quale sono incostituzionali i referendum consultivi su proposte di legge costituzionali». Bassanini ha sottolineato che «non spetta al governo contraddire la Consulta», per questo ha rinviato la legge. Molto duro il commento del presidente della Regione Veneto Galan. «Siamo di fronte - ha detto - ad un governo cieco e sordo, che di federalismo sa solo parlare, ma che si contraddice nei suoi atti. Quale sia la vera fede federalista del governo è venuto allo scoperto - ha detto ancora Galan -. Non ha trovato di meglio che appiattirsi su interpretazioni vecchie della Corte Costituzionale. Come se il dibattito in questi ultimi tempi sull'autonomia e sul federalismo non fosse mai esistito. Non ci eravamo illusi che la battaglia fosse facile, ma non demorderemo Non voglia mo fare la rivoluzione, ma persegui remo tutte le strade che la legalità democratica ci mette a disposizione, riapprovando al più presto in Consiglio la legge referendaria consultiva, e sosterremo poi le nostre ragioni presso la Suprema Corte». Di tutt'altro segno il commento del sindaco di Venezia Massimo Cacciari. «La decisione - ha detto era scontata. Ora, con il testo approvato dalla Camera, che ci auguriamo diventerà definitivo, in sede di riforma costituzionale, ogni Regione con legge ordinaria può adottare il proprio statuto speciale. Non è più epoca di pubblicità o di autopromozioni» ha concluso Cacciari. Il progetto n. 385, sottoscritto da 34 consiglieri veneti (Fi, An, Ccd e Cdu) - Galan primo firmatario era stato depositato alla Presidenza del Consiglio regionale il 16 gennaio scorso. Ispirato alla necessità di una «radicale riscrittura dello statuto regionale» e alla «centralità delle funzioni regionali, in modo tale che le competenze non siano più residuali rispetto a quelle dello Stato», D testo indicava 5 punti sui quali strutturare un sistema di condizioni particolari di autonomia per il Veneto. Su tali temi, proprio per accentuare - aveva spiegato Galan - il «potere contrattuale» della Regione di fronte allo Stato, si prevedeva un «referendum consultivo» tra tutti i cittadini veneti. [r. i.] Franco Bassanini Franco Bassanini
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