Accordo tra Ronchi e Costa Napolitano blocca tolto

Accordo tra Ronchi e Costa Napolitano blocca tolto Rinviata la decisione sulla tutela del suolo Accordo tra Ronchi e Costa Napolitano blocca tolto Sì al «superministero» dell'Ambiente Ma solo dalla prossima legislatura ROMA. Non c'è niente da fare: la questione delle competenze in materia di difesa del suolo, sollevata dopo la frana della valle del Sarno, continua a provocare litigi. Sarà vero che, come ha detto il ministro della Funzione Pubblica Franco Bassanini, il titolare dell'ambiente Edo Ronchi e quello dei Lavori pubblici Paolo Costa hanno raggiunto un accordo dopo un confronto più che acceso, alla presenza del sottosegretario alla presidenza Enrico Micheli. Al consiglio dei ministri di ieri, però, Giorgio Napolitano ha fatto saltare l'intesa opponendosi ad essa in favore di Franco Barberi, il sottosegretario alla Protezione Civile che dipende dal Viminale. La discussione si è accesa, ma Prodi - stanco delle continue liti tra i suoi ministri - ha lasciato la riunione con la scusa di una conferenza stampa, rinviando ogni decisione, e ogni litigio, al prossimo consiglio. A Bassanini, quindi, non restava che annunciare la fine delle ostilità tra Ronchi e Costa. Una pace trovata ma non ancora «firmata», visto che l'accordo sarà ratificato solo la settimana prossima, nella speranza di allargare l'intesa anche al ministero degli Interni. Secondo l'accordo tra il successore di Di Pietro e l'unico verde nella squadra di Prodi, le competenze che oggi vengono divise tra i ministeri dell'Ambiente, dei Lavori Pubblici e dei Trasporti verranno riunite in due soli dicasteri: quello dell'«Ambiente e della tutela del territorio», che otterrà la competenza sulla difesa del suolo, e quello delle «In- frastrutture e della pianificazione territoriale». Tutto questo a partire dalla prossima legislatura, almeno per quanto riguarda l'accorpamento dei due dicasteri: «La maggior parte della riforma ha spiegato Bassanini - sarà operativa nel 1999. Alcune parti lo saranno già nell'autunno di quest'anno». Entro l'estate dovrebbero essere adottati alcuni provvedimenti urgenti, per rendere più efficace la legge per la difesa del suolo, a fissare tempi veloci (180 giorni) per l'individuazione delle zone a rischio da parte degli enti locali, che dovranno adottare misure di salvaguardia nei successivi sessanta giorni. Scaduti questi termini, scatterà il potere sostitutivo dello Stato. «Abbiamo gettato il cuore oltre l'ostacolo - ha commentato in serata Costa -, Il mio ministero imparerà a fare un nuovo mestiere: il mediatore tra le linee di assetto territoriale europeo e l'attività di pianificazione delle Regioni; e sono queste le nuove funzioni che lo Stato deve fare», [r. i.] II ministro dei Lavori Pubblici Paolo Costa

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