Anche John ha famiglia

Anche John ha famiglia Anche John ha famiglia «Illuminata», storia personale CANNES DAL NOSTRO INVIATO Anche per John Turturro, come per Nanni Moretti, per la giovanissima Samira Makhmalbaf e per tanti altri, il cinema è un affare di famiglia visto che la protagonista femminile di «wuniinata» si chiama Katherine Borowitz ed è sua moglie: «Non so se il film può essere definito una dichiarazione d'amore - ammette l'autore -, ma è vero che ho costruito la sceneggiatura intorno al viso di Katherine che esprime forza e delicatezza». Attrice fondamentalmente teatrale, Borowitz è sposata con Turturro da tredici anni e nel film appare anche un bambino che è loro figlio. «Anche se è ambientato all'inizio del secolo - spiega il protagonista di "La tregua" di Rosi -, "Illuminata" è un film che io sento come molto personale, non meno del mio primo lungometraggio "Mac". Tutte quello che racconto deriva da esperienze vissute in prima persona e alcuni personaggi, come quello del critico interpretato da Christopher Walken, provengono direttamente dalla mia realtà». In «IUuminata» John Turturro appare avvolto da un inedito alone romantico, niente a che vedere con le caratterizzazioni grottesche che in genere gli vengono affidate dai geniali fratelli Coen: «Ognuno ha un suo lato romantico - dice i3 regista -, non solo quelli che somigliano a Leonardo DiCaprio. Tutti noi desideriamo essere travolti dai sentimenti, certe sensazioni le provano tutti, la vita è così: imprevedibile, triste, buffa, romantica». Turturro dice che, nell'immaginare la storia di «Illuminata», ha tenuto presente la lezione del Renoir di «La rè^le du jeu», ma anche quella del t atro di Pirandello e di Marivaux, senza trascurare l'esempio skakespeariano. lf. e] John Turturro è al suo secondo film da regista