Intesa ad Infostrada Via a 600 assunzioni

Intesa ad Infostrada Via a 600 assunzioni OCCUPAZIONE La società telefonica del gruppo Olivetti Intesa ad Infostrada Via a 600 assunzioni IVREA. Seicento giovani saranno assunti da Infostrada, la società del gruppo Olivetti che Tera nella telefonia fissa. Là'jBRJtìaitf è stata diffusa dall'azienda di Ivrea che ha annunciato un accordo siglato con i sindacati di categoria Firn, Fiom e Uilm. Dei seicento - da formare e inserire nelle attività dei centri di servizio denominati «cali centre» - quattrocento lavoreranno a Ivrea, duecento a Milano. «Le assunzioni - spiega l'Olivetti - sono regolate con il ricorso a contratti di formazione lavoro e a tempo determinato, con una prestazione oraria part-time, in coerenza con le esigenze del settore di attività in cui i nuovi assunti si troveranno ad operare». Il piano di assunzioni - di cui l'Olivetti sottolinea l'importanza per quanto riguarda i quattrocento assunti nel Canavese, zona con gravi problemi occupazionali - «è immediatamente operativo» e si inserisce nel quadro dello sviluppo delle attività di Infostrada, che impiega attualmente circa seicento persone nelle sedi operative (Ivrea, Milano e Roma) e negli otto uffici commerciali in Italia. Nel 1997 la società ha registrato un fatturato di oltre centoventi miliardi di lire. Commenti positivi arrivano dai sindacati sull'intesa raggiunta con la società del gruppo Olivetti che opera nella telefonia fissa. «L'accordo è estremamente positivo - afferma il responsabile del settore della Fim-Cisl, Paolo Giorgio - soprattutto perché avviene in una zona di grande sofferenza come il Canavese. Ma non è sufficiente, devono aprirsi altre possibilità nelle società del gruppo, a partire da Omnitel perché nell'area c'è il grosso problema, ancora irrisolto della Personal Computer. Se l'incontro di lunedì al ministero dell'Industria non dovesse produrre elementi nuovi per 449 lavoratori scatterebbe già dal primo giugno la cassa integrazione a zero ore». Per il segretario nazionale della Uilm Piero Serra la notizia «è più che buona. Avevamo visto giusto - precisa - nell'aiutare l'Olivetti a convergere sulle tic. Ora bisogna che l'espansione del settore sia incentivata dal governo per proseguire in un contesto competitivo di sviluppo e occupazione. Per il Canavese - conclude - è un segno importante, bisognoso però dell'impegno del governo per garantire le condizioni della reindustrializzazione e di un positivo intervento sulle situazioni più critiche, a partire dalla Op Computers». [Ansa]

Persone citate: Paolo Giorgio, Piero Serra

Luoghi citati: Italia, Ivrea, Milano, Roma