«Un attacco al patrimonio: come nel '93»

«Un attacco al patrimonio: come nel '93» «Un attacco al patrimonio: come nel '93» FIRENZE. Prima i falsi allarme-bomba ai Musei Vaticani, agli Uffizi e a Palazzo Pitti, poi la rapina di Roma e le conseguenti rivendicazioni: secondo gli inquirenti fiorentini negli eventi dell'ultimo mese ci sono elementi che possono far pensare a «un attacco al patrimonio artistico, per chiedere qualcos'altro». Un disegno che ricorderebbe quello messo in atto nel 1993 con la strategia terroristico-mafiosa delle autobombe contro gli Uffizi, il padiglione d'arte moderna di Milano e le chiese di Roma. «Nel '93 l'obiettivo era la modifica della legge sui pentiti e il 41 bis - dice il procuratore aggiunto Francesco Fleury( che coordina le indagini sui mandanti delle stragi di 5 anni fa -. Ora siamo di fronte a un attacco al patrimonio artistico, con rivendicazioni e richieste: quello avvenuto a Roma è un gesto che non sembra finalizzato all'oggetto della rapina, e questo fa pensare». [Ansa]

Persone citate: Francesco Fleury

Luoghi citati: Firenze, Milano, Roma