Montenegro E' rottura con Milosevic
Montenegro E' rottura con Milosevic «Regime illegale» Montenegro E' rottura con Milosevic ZAGABRIA. Momir Bulatovic, D nuovo primo rriinistro della Jugoslavia, non è riconosciuto dal Montenegro. La piccola Repubblica, che insieme alla Serbia costituisce la Federazione jugoslava, non accetta la nomina decisa dal presidente jugoslavo Milosevic. «Il nuovo governo federale è illegale, incostituzionale, un prodotto del terrore di Milosevic di perdere il potere» ha dichiarato ieri il presidente montenegrino Milo Djukanovic. «Il nuovo premier può essere definito il cucciolo di casa Milosevic e può avere autorità soltanto a Dedinje (il quartiere residenziale di Belgrado dove vive Milosevic)». A detta di Djukanovic, il Presidente jugoslavo, che ha preso la decisione senza consultare il Montenegro, ha violato ancora una volta il principio di base della Federazione: l'uguaglianza tra le due unità federali. «Se due membri di una stessa casa non sono uguali, questo vuol dire che questa casa non esiste più», ha aggiunto il Presidente montenegrino ormai in aperto conflitto con il regime di Milosevic. La nomina a premier federale di Bulatovic, a 10 giorni dalle elezioni parlamentari montenegrino, viene considerata un attacco diretto di Milosevic contro Djukanovic. Il Presidente jugoslavo non ha perdonato a quest'ultimo di aver sconfitto Bulatovic, suo uomo di fiducia, alle elezioni presidenziali di 6 mesi fa. Con quest'ultima mossa politica, Milosevic vuole impedire una nuova vittoria elettorale del partito di Djukanovic. Ma il rischio di far scoppiare una nuova crisi nel Montenegro è sempre più grande. Inutile è stato il tentativo del patriarca Pavle, capo della Chiesa ortodossa serba, di fare incontrare Milosevic e Djukanovic. Milosevic non ha nemmeno risposto all'invito. [i. b.] nuli aiu i<f.t'j:iOli
Luoghi citati: Belgrado, Dedinje, Jugoslavia, Montenegro, Serbia, Zagabria
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il ritorno del «mostro», incubo nella notte di Bargagli
- Cede il tetto, muore operaio
- Indagini delia poiixia nei mondo dei vizio
- In settantamila: «Addio Federico »
- Unica trama per le stragi
- SAVOIA - CARIGNANO !
- «Troppi i cantieri alla Roquette»
- 200 parole su i discorsi della Corona
- Il giallo Bargagli in tv
- Tommaso di Savoia Carignano commemorato dal prof. Romolo Quazza
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- SETTIMANA BIANCA 1974
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- Stamane di scena la Juventus
- La Juventus prova
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy