«Le mazzette di Confalonieri» di P. Col.

«Le mazzette di Confalonieri» «Le mazzette di Confalonieri» L'Espresso: annotate nell'agenda Mediaset: invenzioni calunniose MILANO. Secondo la procura sarebbero mazzette della Fininvest al «partito»: 300 milioni il 17 febbraio 1986,100 milioni il 10 maggio dello stesso anno. Date e cifre le avrebbe annotate sulla sua agenda dell'epoca, così sostiene un articolo dell'Espresso in edicola oggi, l'allora braccio destro di Berlusconi e oggi presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri. Quelle pagine, che riportano anche un incontro avvenuto il 30 gennaio 1986 in via Dell'Anima - la vecchia casa di Silvio Berlusconi - con Squillante e Previti, si trovano adesso agli atti dell'udienza preliminare fissata per il prossimo 29 giugno e che vede tra gli indagati-lo stesso Berlusconi. Si tratta, a prima vista, di vecchie tangenti, ormai ampiamente prescritte dal codice. Ma secondo il settimanale la loro importanza starebbe nel fatto che pro¬ prio in quell'anno il tribunale civile di Roma (con un collegio composto dai giudici Filippo Verde e Paolo Zucchini, entrambi indagati) dichiarerà nullo l'accordo tra la Buitoni di De Benedetti e Uri presieduto da Prodi. «Fatti completamente destituiti di fondamento», recita un durissimo comunicato di Mediaset che annuncia nei confronti del settimanale una querela per diffamazione e la «richiesta di risarcimento dei gravissimi danni riportati dalla temeraria pubblicazione». La circostanza,di un^erantuale pagamento di mazzette «al partito» (che gliffiffuirenti sospettano essere il psi) entrerebbe però in contraddizione con la tesi sostenuta nei suoi verbali da De Benedetti: e cioè che fu Craxi a imporre a Berlusconi di ostacolare con ima cordata concorrente la conquista della Sme da parte dell'Ingegnere. [p. col.]

Luoghi citati: Milano, Roma