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la lettera la lettera «Più attenzione alla Giustizia» Due lettere, a distanza di ventiquattro ore una dall'altra. Nella prima, scritta l'altro ieri, il Guardasigilli annunciava al presidente del Consiglio la sua decisione di dimettersi a seguito della doppia bufera che si era scatenata sul ministero di via Arenula per i casi Gelli e Cuntrera. La seconda, ieri pomeriggio, per ritornare sulle sue decisioni. A seguito, ecco il testo della seconda missiva spedita da Flick a Palazzo Chigi dopo il vertice di maggioranza che si è svolto ieri mattina. CARO Presidente, all'esito della riunione di maggioranza di stamani, e dell'impegno di «completare rapidamente il progetto di riforma della giustizia definito all'inizio della legislatura da governo e maggioranza», ritengo di poter accogliere il tuo invito a non dar corso alle dimissioni che ti avevo preannunciato nella lettera e nell'incontro di ieri. Ho apprezzato ieri la tua rinnovata fiducia, apprezzo oggi che anche la maggioranza, sui temi della giustizia, l'abbia confermata al governo e al ministro Guardasigilli. Del resto, come è giusto, anche in sede pavimentare ci sarà presto occ< jne di discutere e verificare gli impegni assunti e l'accelerazione dei provvedimenti in discussione. Sono lieto che, adempiute con successo per il governo e per il Paese le priorità di tipo economico, anche ai temi della giustizia e della sicurezza, verso i quali non sono mai venute meno la tua sensibilità e la tua consapevolezza, possa essere dedicata l'attenzione prioritaria giustamente riservata alle grandi questioni nazionali, e per la prima volta affermata nel Documento di politica economica e finanziaria per il 1999, già discusso in Parlamento. Come sai è già allo studio la verifica sulle procedure amministrative e informative collegate ai gradi del processo penale, nonché all'esecuzione o alla cessazione delle misure cautelari, al fine di renderne piena, tempestiva e costante l'applicazione; ovvero per individuare, insieme con il collega Napolitano, sia eventuali modifiche e integrazioni di carattere amministrativo, sia - se necessario le proposte più opportune sul piano normativo Giovanni Maria Flick