Baggio in Francia, Del Piero a rischio

Baggio in Francia, Del Piero a rischio Mondiali, Maldini convoca 21 giocatori. Casella vuota per Alex: stiramento nella finale col Real Baggio in Francia, Del Piero a rischio L* UNICA certezza diventa, all'improvviso, una casella vuota nella lista dei ventidue, diffusa ieri da Cesare Maldini. Un nome e un numero lasciati in sospeso. I Mondiali di Alessandro Del Piero sono a rischio. Stiramento alla gamba destra. Tre settimane senza giocare. Siamo al limite, visto che il debutto dell'Italia avrà luogo a Bordeaux, contro il Cile, 1' 11 giugno. Amsterdam e il Real non gli hanno soltanto negato la coppa più ambita e scalfito l'aureola. E' successo molto di più, mercoledì notte. E così tutto passa in second'ordine, di fronte al suo caso e, più in generale, al timore suscitato dal profilo basso degli juventini: anche i ritorni, annunciati, di Giuseppe Bergomi (34 anni, quarto mondiale) e Roberto Baggio (31 anni, terzo mondiale); anche le bocciature di Casiraghi, Chiesa, Conte, Fuser, Negro, Iuliano, Panucci, Sartor e Zola, nell'aria da tempo. Tutto spazzato via da una diagnosi. Del Piero è stato il simbolo della stagione juventina. Ha realizzato, complessivamente, 31 reti. Ha sbagliato, è vero, la partita più importante: la sfida con il Real. Adèsso sappiamo (anche) perché. Forse, covava qualcosa. Forse, ha rischiato: come avrebbe fatto chiunque, nei suoi panni, al cospetto di un impegno così cruciale. Era il 21' del secondo tempo, un attimo prima del gol di Mijatovic, quando si è avvicinato alla panchina per farsi frizionare la coscia. Gianpiero Ventrone, il preparatore atletico dei bianconeri, dovrà pure spiegarci le ragioni che lo avevano spinto a considerare pieni zeppi i serbatoi, e perfettamente oliati tutti gli ingranaggi. Il campo lo ha smentito: e non di poco. Da oggi, a Coverciano, largo ai controlli più sofisticati. In caso di fumata nera, dovrebbe essere ripescato Enrico Chiesa. E comunque, più Chiesa che Casiraghi. Non Zola, l'alternativa più logica. Non sappiamo quali e quanti spiragli da titolare si aprano per Baggio. Viceversa, possiamo immaginare e condividere i dubbi e le perplessità che accompagnano il rendimento del contingente juventino. Nel 1996, vigilia degli Europei, Arrigo Sacchi ne aveva convocati cinque: Peruzzi, Torricelli, Di Livio, Del Piero, Ravanelli. L'eurovittoria a spese deH'Ajax ne logorò irreparabilmente il motore. Del Piero, lui, disputò il primo tempo contro la Russia e poi scomparve dai radar. Cesarone non se la passa meglio. Si è dissolto il Milan, è crollata la Lazio, ha chiuso in rosso la Juventus, squadra molto italiana, fondata sull'eresia podistica. Il fallimento di Amsterdam ha allarmato il presidente federale Nizzola. Del Piero era, è, la nostra risposta a Ronaldo, così come Baggio lo era stato per Maradona. Tutto ritorna in discussione. Tranne Baggio. Che Maldini ha precettato a furor di meriti, e di popolo. Quando si dice il destino. Roberto Beccanti™

Luoghi citati: Amsterdam, Bordeaux, Cile, Coverciano, Francia, Italia, Lazio, Russia