Fossa vara la supersquadra

Fossa vara la supersquadra Confermata la giunta, nel direttivo entrano Cantarella, Tognana, Bernabò, Benedirli e Gros-Pietro Fossa vara la supersquadra Con/industria assorbe anche Intersind ROMA. Alle spalle l'Euro. Davanti lo sviluppo. Bilancio e programma del presidente della Confindustria Giorgio Fossa hanno come riferimento centrale queste parole. Si tratta degli aspetti che caratterizzano la relazione che questa mattina Fossa leggerà all'assemblea dell'associazione a metà del suo mandato quadriennale. Rivendicando il contributo degli imprenditori ai sacrifici che hanno consentito la partecipazione alla moneta unica europea, Fossa indicherà le esigenze e la strategia per restare in Europa con un apparato produttivo più competitivo e uno Stato più efficiente. Dopo l'altalena di polemiche e intese del biennio passato con il governo di Romano Prodi, Fossa confermerà il diritto di critica e quindi il ruolo di stimolo della Confindustria che continua a presentarsi «apartitica» e quindi autonoma rispetto alle forze politiche. Ma trapela che la relazione, che dovrebbe essere pronunciata sotto gli occhi dello stesso Prodi e di diversi ministri, avrà un taglio molto costruttivo. Nessuna confusione di ruoli, ma la Confindustria vuole impegnarsi al massimo per costruire lo sviluppo dopo la fase del risanamento finanziario dell'Italia. Si delinea quindi, in base alle indiscrezioni della vigilia, una sorta di volontà di compartecipazione alle grandi scelte del Paese, con il governo e le parti sociali (dai sindacati alle altre forze produttive). Per le aziende la priorità, come dichiarato da tempo, è il Mezzogiorno che continua a vivere in una situa zione di profondo disagio, con una disoccupa zione molto eie vata. Dopo le dispute che hanno accompagnato la presentazione del disegno di legge, contestatissimo dagli industriali, per la riduzione dell'orario di lavoro a 35 ore, Fossa dovrebbe parlare anche del dialogo in corso con i sindacati per la definizione delle nuove regole per la concertazione, il confronto tra imprese, lavoratori e governo. Il programma 1998-2000 di Fossa è stato approvato ieri dall'assemblea privata (cioè a porte chiuse). E' articolato in 5 punti: adeguamento dell'Italia all'Europa nel terzo millennio; rafforzamento strutturale delle imprese; ricomposizione del Paese attraverso il riequilibrio Nord-Sud; progetto di avvenire per i giovani; una Confindustria più moderna. Con l'avanzamento delle privatizzazioni, ieri è stato deciso lo scioglimento dell'Intersind, l'associazione sindacale delle trecento aziende dell'Iri già confluita quattro anni fa nella Confindustria. E' quindi sempre più compatta la rappresentanza del mondo industriale. Sempre ieri è stata concepita un'associazione di settore, la Federtelecomunicazioni alla quale aderiranno la Telecom, la Rai, la Mediaset e l'Omnitel che almeno in una prima fase non avrà un ruolo sindacale a causa dei diversi contratti che vengono applicati nelle aziende che entreranno a farne parte. L'assemblea privata ha an¬ che confermato, come annunciato, l'intera squadra di Fossa. Restano vicepresidenti Carlo Callieri, Pietro Marzotto e Luigi Orlando (più Emma Marcegaglia e Mario Casoni per i giova- ni e le piccole imprese). Consiglieri sono ancora Guidalberto Guidi, Andrea Mondello, Umberto Rosa e Luigi Siciliani. Oggi, invece, la giunta eleggerà i nuovi componenti del direttivo. Fra i nuovi eletti è previsto l'ingresso dell'amministratore delegato della Fiat Paolo Cantarella, mentre Cesare Romiti (che lascerà la presidenza del gruppo fra un mese) resterà nel direttivo per effetto di una delle scelte affidate dallo statuto al presidente. Gli altri componenti del direttivo eletti dovrebbero essere: Benito Benedini (presidente Assolombarda), Francesco Devalle (Unione Torino), Ugo Bussala' Beretta (Brescia), Nicola Tognana (Treviso), Luigi Arsellini (Veneto) ed Enrico Bondi (amministratore delegato Montedison). Prevista la conferma di Fedele Confalonieri (Mediaset), Marco Tronchetti Provera (Pirelli) e Vittorio Merloni. Fossa dovrebbe chiamare nel direttivo Franco Bernabò, amministratore delegato dell'Eni. Confermato Roberto Colaninno, amministratore delegato Olivetti, dovrebbero essere invitati anche Gian Maria Gros-Pietro e Gian Mario Rossignolo, presidenti dell'Iri e della Telecom Italia, Roberto Ippolito Callieri resta vicepresidente Romiti non lascia i vertici Telecom, Mediaset, Rai e Omnitel fondano la Federtelecomunicazioni ' Giorgio Fossa epaol°Camarella