« Volevano cancellarci tutti » di Chiara Beria Di Argentine

« Volevano cancellarci tutti » PERSONAGGIO « Volevano cancellarci tutti » Paola Franchi: forse nel mirino c'ero anche io IL DOLORE DI UNA DONNA SMELANO USSURRA: «Certe volte penso che oltre a Maurizio avrebbero potuto fare del male anche a mio figlio, anche a me». Poi, fa un piccolo gesto con la mano: «Cancellarci tutti». Grandi occhi chiari, le mèches bionde sulla camicia di seta, Paola Franchi, per cinque anni compagna di Maurizio Gucci, porta con dignità i segni di chi ha subito una violenza tanto grande quanto improvvisa e poi, per mesi e mesi, ha cercato disperatamente di capire se il destino poteva essere diverso. Persino peggiore. Il processo Gucci è appena iniziato e la signora Franchi, in un ristorante di Milano, sembra spaventata soprattutto di dover affrontare la curiosità morbosa di chi vuol ridurre una tragedia in una storiacela di soldi e gelosia. Non sa ancora che un'identità, dei sentimenti possono essere cancellati - pezzo a pezzo - anche per vie legali. Su richiesta della difesa di Patrizia Reggiani, l'ex moglie di Gucci, è stata respinta la costituzione di parte civile di Paola Franchi e di suo figlio Charly: questa la decisione, presa ieri, dai giudici del processo per l'omicidio di Maurizio. E questa a Paola, la bionda arredatrice, convivente senza figli dell'ultimo erede Gucci e perciò, secondo i giudici, donna che non ha nessun diritto da rivendicare, è certo sembrata l'ennesima violenza andata a segno. «Ma è anche la prova che la lezione di compostezza e di stile che ha dato Paola, sparen¬ do in silenzio dopo la morte di Maurizio, mentre altri hanno usato tutti i mezzi, compreso infangare la memoria di un morto, non è servita a nulla», commenta indignato Carlo Bruno, amico e collaboratore di Maurizio Gucci. E aggiunge: «Gli avvocati della difesa hanno messo in dubbio la solidità del loro rapporto? Sposati o no, erano una coppia affiatatissima. Maurizio si sentiva responsabile di Charly, il figlio nato dal primo matrimonio di Paola. E nei suoi ingenui sogni da patriarca sperava di riunire, in corso Venezia, tutta la nuova' famiglia. Per questo, aveva voluto che Paola arredasse le stanze per Charly e per le sue due fighe, Alessandra e Allegra». Le due ragazze, fino alla morte del padre, non ci misero però mai piede. Paola Franchi dice che lei non voleva. Lei è Patrizia, la prima moglie, quella che nel suo libro mai pubblicato «Gucci versus Gucci» descrive l'arredatrice come: «Una donna bionda e volgare». E, perciò, senza nessun diritto di prendere il suo posto di signora Gucci. Tutto cancellato. L'ultimo bacio, gli spari, le lacrime. Paola Franchi dice di avere ricordi confusi di quella mattina. «Pensare che quel week-end dovevamo andare a Saint Moritz, invece restammo a Milano». La sua vita con Maurizio, i suoi progetti sono stati distrutti alle 8,30 di lunedì 27 marzo'95, quando Gucci venne freddato nell'atrio del palazzo di via Palestra da un killer, prezzolato, secondo l'accusa, da Patri¬ zia. Non solo il cadavere. «Nell'estate '94 Maurizio era fortemente preoccupato, perché l'avvocato Franchini gli aveva riferito che la sua ex moglie, parlando con il suo legale Cosimo Auletta, aveva manifestato l'intenzione di cercare un killer per eliminarlo fisicamente». Fin dalla sua prima deposizione, Paola Franchi aveva indicato la pista Reggiani. Poi, vennero la maga e Savioni, il portiere d'albergo, a confermare la sua intuizione. Ha sostenuto Savioni che la Reggiani insisteva perché «il lavoro venisse fatto in fretta». Nel novembre '94 la Corte d'Appello ratifica il divorzio svizzero dei Gucci: Maurizio era libero di risposarsi. Questa la ragione della fretta? Di certo, a poche ore dal delitto, Patrizia si precipita nella casa di Maurizio e Paola. Poi, ottenuto il sequestro, mentre Paola deve traslocare, ci va ad abitare con le fighe. Dorme persino nello stesso letto della coppia, finalmente cancellata. Follia? Una lucida follia. Leggendo gli atti del processo, Paola ha scoperto che c'era anche chi tra il personale di casa soffiava notizie sul suo menage all'ex moglie. E ha scoperto altri tradimenti: avvocati, collaboratori. I soldi dei Gucci. Forse, ci sono tante buone ragioni per cancellare quella coppia felice di «conviventi senza figli» che ieri anche i giudici, codice alla mano, hanno sotterrato per sempre. Chiara Beria di Argentine

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