«Un museo in onore di Versate» di A. Ama.
«Un museo in onore di Versate» Progetto a Milano «Un museo in onore di Versate» MILANO. Due mostre e il progetto di un museo della moda, per ricordare Gianni Versace a un anno dalla sua morte. Il 15 giugno s'inaugurano a Como, con una grande festa, le due rassegne promosse da Antonio Ratti e dal Comune (aperte al pubblico fino al 2 ottobre). Fra gli ospiti: Elton John, Sting e Trudy Styler, Naomi Campbell, Tina Turner, Elizabeth Hurley. La prima mostra, intitolata «Gianni Versace», sbarca sulle rive del lago da New York. Ospitata per tre mesi al Metropolitan Museum e visitata da ottomila persone al giorno, ora si trasferisce nelle sale di Villa Olmo. Con 120 abiti fra i più significativi. «La reinvenzione della Materia» è invece la seconda kermesse, allestita alla Fondazione Antonio Ratti con l'intento di mostrare, attraverso un percorso articolato, lo studio delle tecniche avanzate applicate al tessuto, secondo la creatività dello stilista calabrese. Ma il progetto più ambizioso sarà quello di dar vita a un museo multimediale della moda che l'Italia aspetta da vent'anni. «Potrebbe chiamarsi No Where, nessun luogo, inteso come uno spazio di tutti», ha suggerito il semiologo Omar Calabrese. «Sarà un punto d'incontri, un centro attivo di progettazione e d'informazione che documenterà le fonti d'ispirazione e i risultati ottenuti da Gianni», ha spiegato ieri, commosso, Santo Versace, durante la conferenza alla Triennale. Incontro cui ha partecipato, in qualità di relatore, anche Maurizio Romiti, amministratore delegato dell'Hdp. «Dopo l'acquisizione della griffe Valentino l'Hdp potrebbe ampliare i suoi interessi nel settore della moda», ha ammesso Maurizio Romiti, smentendo però l'ipotesi che nella rosa dei candidati figurino la Ratti o la Versace. «Vogliamo pensare e restare Gianni Versace», ha puntualizzato Santo. «Imminente anche una facoltà della moda». Lo ha annunciato il prorettore dell'università Iulm, Marino Livolsi. [a. ama.]
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