Il Pakistan allerta le truppe

Il Pakistan allerta le truppe Bena2ir Bhutto torna in patria e accusa il premier: «Non ha carattere» Il Pakistan allerta le truppe Voci di contaminazione al poligono atomico ISLAMABAD. L'esercito pachistano è in stato di «massima allerta» per il timore di un attacco da parte dell'India visto il peggioramento dei rapporti dopo i test nucleari eseguiti dalle autorità di New Delhi. Lo scrive il quotidiano nazionale del Pakistan, Jung, secondo cui i sistemi radar sono stati attivati in lungo e in largo nel Paese. L'aeronautica avrebbe anche dato il via a una serie di voli di vigilanza per individuare e prevenire eventuali attacchi indiani. Fonti dell'esercito hanno affermato di temere che l'India attacchi la regione settentrionale del Kashmir. Il premier indiano Atal Behari Vajpayee ha visitato ieri il poligono di Pokharan, nel deserto del Rajasthan, dove la settimana scorsa sono state effettuate cinque esplosioni nucleari. Vajpayee era accompagnato dai responsabili scientifici del programma atomico indiano, i professori R.Chidarmbaram ed Abdul Kalam. La popolazione locale nei giorni scorsi ha denunciato casi di malattie della pelle ed emorragie nasali. Parlando ai soldati di guarnigione a Pokaran nel corso della visita, il pre¬ mier (che si è detto contrario a erigere un tempio all'«energia cosmica» sul luogo dei test, come richiesto dagli integralisti liindu) ha dichiarato che l'India è pronta a pagare qualsiasi prezzo per la sua sicurezza e che i test effettuati sono motivo di orgoglio nazionale, poiché dimostrano il grado di sofisticazione della ricerca in India e costituiscono un deterrente nei confronti di Cina e Pakistan. Ieri il ministro dell'interno indiano L.K. Advani ha affermato che è possibile che Islamabad «che non è in grado di stare al passò con le competenze scientifiche dell'India, possa ricorrere ad un aumento delle attività terroristiche nella valle del Kashmir e altrove». In questo caso però, avverte Advani, il terrorismo «sarà schiacciato senza pietà». Le dichiarazioni di Advani sono state duramente criticate da Washington che invita l'India ad abbassare il tono delle retorica nazionalista che, secondo il portavoce del dipartimento di stato James Rubin, sta «pericolosamente e irresponsàbilemnte facendo crescere la tensione con i suoi vicini». Tornata in patria, la leader dell'opposizione pachistana Benazir Bhutto ha chiesto ieri le dimissioni del primo ministro Nawaz Sharif, da lei accusato di «indecisione». L'India ha sperimentato ieri con successo un sistema lanciarazzi multiplo, chiamato Pinaka, che può lanciare in meno di un minuto 12 razzi con una portata di circa 40 chi¬ lometri ed è in fase avanzata di sperimentazione. Nel corso della manifestazione indetta dai Verdi davanti all'ambasciata del Pakistan a Roma, il senatore verde Athos de Luca, primo firmatario della mozione parlamentare contro i nuovi test nucleari sottoscritta da esponenti di tutte le forze politiche, è stato ricevuto dall'ambasciatore Aris Ayub. L'ambasciatore pachistano ha spiegato che il suo Paese ha in corso colloqui con gli Stati europei per chiedere sanzioni contro l'India. Fino a quando i colloqui saranno in corso, il Pakistan non effettuerà test atomici, né lo farà se i Paesi europei decideranno «sanzioni significative» contro New Delhi, [e. st.] L'ex premier del Pakistan Benazir Bhutto è tornata in patria e ha attaccato il primo ministro accusandolo di non aver reagito con la dovuta prontezza alla mossa dell'India